14 novembre - #occupyeurope

30 / 10 / 2012

Alcune settimane fa, all'indomani della convocazione da parte della Fiom dello sciopero metalmeccanico per il 16 novembre, abbiamo aperto nel nostro portale la discussione intorno alla possibilità che questa giornata fosse fatta propria anche da altri settori sociali per allargare e rendere condivisa la critica nelle piazze alle politiche del Governo Monti.

Dopo pochi giorni si crea un nuovo scenario: a livello europeo viene lanciata la mobilitazione del 14 novembre, a partire dalla convocazione dello sciopero generale in Grecia, Spagna e Portogallo.

Una data che viene fatta propria anche dalle reti e dai movimenti sociali europei, come discusso nell'incontro promosso da Blockocupy a Francoforte e come verrà approfondito nel prossimo meeting Agora99 a Madrid, per rendere visibile la necessità di un'azione comune nel nostro continente contro le politiche di austerity.

Ci è sembrato importante immediatamente, proprio per partire sempre dalla realtà di ciò che accade, offrire un nuovo spunto di discussione perchè anche in Italia ci si unisse alla protesta europea. Per questo abbiamo intervistato chi come i Cobas aveva per il 14 novembre convocato lo sciopero, abbiamo ospitato interventi come quelli dei coordinamenti studenti medi che stanno iniziando a ragionare su come portare le loro mobilitazioni a partire dal 14 fino alla data del 17 novembre, storicamente una giornata internazionale di mobilitazione sul tema della formazione, abbiamo continuato a interlocuire con la Fiom sul fatto che spostare la data della loro convocazione dal 16 al 14 sarebbe stato un segnale concreto della ricerca di un agire comune.

Nei giorni scorsi molte altre realtà, ad esempio quelle che stanno promuovendo il Forum Firenze 10+10 così come chi è sceso in piazza il 27 ottobre, hanno sottolineato l'importanza della mobilitazione per il 14 novembre e ieri è arrivata la notizia della convocazione da parte della CGIL di 4 ore di sciopero da realizzare a livello locale nella giornata del 14.

A questo punto è evidente che si apre una reale possibilità: che il 14 novembre anche in Italia ci si unisca alle mobilitazioni europee. Che questa giornata, fuori dai ritualismi di facciata, possa dare corpo concreto nelle piazze e nelle mobilitazioni alla movimentazione sociale ampia ed articolata di cui c'è necessità a livello europeo.  Nessuna lotta da sola può costruire l'alternativa di cui abbiamo c'è bisogno.

Dentro questo nuovo scenario è evidente che anche la Fiom può dare un proprio contributo decidendo definitivamente di spostare il proprio sciopero al 14, mantenendolo di 8 ore e contribuendo così alla battaglia perchè lo sciopero generale diventi per tutti di 8 ore, oppure decidere, invece, un percorso solitario. A loro la scelta.

Per quanto ci riguarda offriamo ben volentieri il nostro portale nelle prossime settimane all'arricchimento della giornata del 14 novembre, perchè i temi del reddito, dei diritti, della difesa dei beni comuni siano agiti nelle piazze e nelle mobilitazioni, perche #occupyeurope sia un percorso concreto fatto di riapropriazione di quella ricchezza che nel nome della crisi ci viene quotidianamente espropriata, perchè il 14 novembre sia di tante e tanti nelle strade dell'Europa che vogliamo.