Qualche "simpatico studente" ha sfruttato le ore notturne per esprimere
la propria contrarietà all' inaugurazione dell' anno accademico,
attaccando delle fasce nere in segno di lutto sui portoni di alcuni
palazzi universitari e uno striscione dalla galleria che porta verso
Fano: "L'università è morta. Urbino è in lutto. Non c'è niente da
inaugurare!"
INAUGURAZIONE ANNO ACCADEMICO 2012-2013 : NIENTE DA INAUGURARE !
L’ Università è morta. Urbino è in lutto. Non c’è niente da inaugurare
quest’ oggi, nonostante le iniziative in pompa magna e i paginoni sui
giornali locali.
Come studentesse e studenti dell’ Università di Urbino ribadiamo la
natura puramente mediatica dell’ inaugurazione dell’ anno accademico,
vetrina per un'Università che non ha più niente da offrire e continua ad
elogiare il proprio operato, cercando di camuffare lo stato di degrado
del nostro ateneo.
La svalutazione della didattica conseguita all’attuazione della riforma
Gelmini ha fatto delle nostre aule universitarie luoghi sterili e non
all’ altezza del proprio ruolo formativo.
Le borse di studio che offrivano servizi, esenzione tasse e quota in
contanti garantendo a tutte e tutti di poter studiare sono ormai un
retaggio del passato, I servizi che facevano di Urbino una città campus
sono stati cancellati o lasciati completamente allo sbando. Pensiamo al
servizio di assistenza agli studenti disabili ormai totalmente delegato
agli sforzi di qualche volontario, all’ aumento del costo del pasto
mensa, alla cancellazione della convenzione sui trasporti, pensiamo alla
probabile chiusura della biblioteca universitaria dell’ Aquilone.
Viviamo in strutture abitative fatiscenti, la condizione strutturale dei
collegi universitari è sempre più vergognosa, le elementari condizioni
igieniche e di sicurezza sono ignorate nel più totale silenzio.
E’ per queste ragioni che le dichiarazioni di Pivato in merito alla
statalizzazione dell’ Università di Urbino ci risultano incomprensibili
e prive di qualsiasi visione onesta e reale dell’ attuale situazione
dell’ ateneo.
Di queste passerelle in grande stile siamo stanchi, non ci interessa
tutelare il brand dell’ Università di Urbino agli occhi di giornali e
futuri universitari, ciò che faremo è smascherare questi personaggi che
amministrano la nostra Università e non vedono al di là delle loro
poltrone, abbandonando al proprio destino quegli stessi studenti che
dovrebbero tutelare.
C’è un intera generazione di studenti che chiede riscatto, diritti e
dignità, noi ce ne sentiamo parte e non molleremo la presa, nonostante
gli apparati di sicurezza messi in opera per impedire contestazioni e
rivendicazioni da parte del movimento studentesco. Stamattina il polo
didattico “ P. Volponi ” era completamente militarizzato come ormai
puntualmente accade ad ogni iniziativa pubblica negli ultimi tre anni.
Ma come ormai abbiamo imparato questi signori non brillano per
intelligenza e noi studenti, si sa, siamo sempre un passo avanti a loro.
Che continuino pure a presidiare corridoi grigi e vuoti.
Se l’ Università è in lutto noi siamo in lotta!
Saremo dappertutto!
Collettivo per l’ Autogestione - Urbino