Lunedì 30 Maggio alcuni attivisti del centro sociale Cloro Rosso hanno occupato simbolicamente la sede dell’Acquedotto Pugliese di Taranto in vista del prossimo Referendum del 12 e 13 Giugno per chiedere ai vertici locali di AQP di prendere pubblicamente posizione a favore del SI. Purtroppo, nonostante l’adesione singola e informale, nessun dirigente dell’acquedotto pugliese ha voluto esternare, davanti alla stampa accorsa in loco , l’importanza di schierarsi a favore del SI e per ribadire che l’acqua non è una merce ma un bene comune! Di seguito il volantino distribuito durante l’occupazione simbolica della sede di AQP - Taranto

Taranto-Occupata AQP! L'acqua è un bene comune, 12-13 Giugno VOTA SI!

L’ACQUA E’ UN BENE COMUNE! 12 E 13 GIUGNO VOTA SI AL REFERENDUM!

30 / 5 / 2011

L’acqua, è un bene primario non solo per l’uomo, ma anche per tutte le forme di vita presenti sulla terra .

Sprechi ed inquinamento mettono in pericolo la possibilità di garantire a tutta la popolazione il rifornimento di una quota minima vitale (già non garantita a tutti in Italia e problema drammatico in alcune parti del mondo) mentre nello stesso tempo la mancanza di programmazione e di buon governo del territorio comporta che la stessa acqua sia causa di prevedibili disastri ambientali e conflitti.

La politica di programmazione e governo del territorio indica nella privatizzazione la risposta a costi ed inefficienze.

La privatizzazione delle tariffe per l’erogazione dell’acqua, comporterebbe rilevanti aumenti dei costi, riduzione della qualità e quantità degli investimenti e incremento dei consumi, impedendo nel contempo una gestione partecipata dei cittadini sulle scelte di pianificazione e di controllo di un BENE COMUNE.

Noi crediamo che sulla garanzia di alcuni elementi essenziali, acqua ed aria in primis (quest’ultima a Taranto è inquinata sempre più da diossine e cancerogeni), si basi la convivenza di una comunità e la sua possibilità di coesione nella reciprocità, nell’accesso e nel governo solidale e condiviso dei beni comuni di interesse generale. 

La nostra presenza presso l’Ufficio dell’Acquedotto Pugliese mira alla realizzazione di un momento simbolico atto a ribadire l’estrema importanza di una gestione pubblica dell’acqua bene comune, affinchè un diritto umano universale non sia subordinato alle logiche del guadagno e della speculazione privata, ma sia difeso e tutelato da una politica dal basso.

Per questi motivi che tracciano una vera e propria urgenza democratica sulla questione dei beni comuni, rinnoviamo l’invito a partecipare tutti al referendum del 12 e 13 giugno esprimendo il SI per l’abrogazione delle norme che prevedono la privatizzazione dei servizi idrici per l’erogazione dell’acqua.

Considerando la necessità di raggiungere il quorum, anche i fuori sede (studenti e lavoratori) possono votare se vengono nominati rappresentanti dei promotori presso i seggi elettorali. A breve sarà attivato un meccanismo di iscrizione on-line (www.acquabenecomune.org – www.referendumacqua.it) per poter segnalare la propria disponibilità a svolgere la funzione di rappresentante dei promotori in un determinato seggio. In questo modo chi vorrà potrà votare anche nel seggio segnalato anche se diverso da quello in cui si è iscritti.

Per la difesa dei beni comuni e dei diritti fondamentali auspichiamo non solo ad un intervento dal basso, ma anche ad una certa sensibilità da parte dei quadri dirigenti dell’acquedotto pugliese, uno dei più grandi bacini idrici del nostro paese, affinchè l’acqua ed il servizio idrico siano connotati da una reale e concreta gestione comune e democratica. 

 

Il 12 e 13 Giugno VOTA SI ai 4 quesiti referendari: per l’acqua bene comune e contro il ritorno al nucleare!

 

CENTRO SOCIALE CLORO ROSSO TARANTO