A sorpresa duecento poliziotti hanno murato l'edificio di viale Trieste

Sgomberate le case occupate a Cosenza

Il Comitato Prendo-Casa: il palazzo rimarrà vuoto e Bnp Paribas continuerà a speculare

Utente: tobbia
7 / 6 / 2010

Venerdì 4 giugno, circa duecento poliziotti hanno sgomberato il palazzo occupato un mese fa, in viale Trieste, a Cosenza, da famiglie cosentine e migranti senza casa.
Tredici occupanti sono stati fermati e trattenuti per diverse ore. Associazioni e movimenti sociali cosentini hanno manifestato per le vie cittadine, presidiando poi il portone della questura fino al rilascio dei fermati.

Comunicato del Comitato Prendo-Casa

Ancora una volta in questa città si rivendicano diritti e la risposta che
arriva è solo quella degli apparati repressivi. Abbiamo chiesto più volte
l'intervento del comune e della prefettura ma al loro posto rispondono la
procura e la questura effettuando uno sgombero con un impiego di uomini e mezzi degni di un'operazione antimafia. 16 uomini e donne sono stati
portati in questura come dei criminali e trattenuti fino a tarda sera per
allungare l'elenco degli indagati. Ancora una volta la digos di Cosenza
mette in piedi teoremi fantasiosi che cercano di dividere in buoni e
cattivi i componenti dei comitati che portano avanti battaglie sociali.
Che cercano di indicare “i soliti attivisti” come fomentatori dei
bisognosi ed è cosi che nel mucchio vengono inseriti anche coloro che sono venuti a portare la loro solidarietà alla lotta. Ma il comitato Prendocasa è uno e compatto, composto da famiglie, precari e studenti italiani e migranti che liberamente rivendicano il diritto ad una casa e che da ieri procura e questura hanno lasciato per strada.
Siamo determinati a portare avanti la lotta nonostante l'inchiesta in
atto. Non abbiamo paura perché stiamo lottando per un diritto garantito
dalla Costituzione ma negato da leggi astratte e anacronistiche che, ad
esempio, vincolano l'accesso dei migranti ai bandi previo contratto di
lavoro regolare ignorando che la maggior parte viene sfruttata a nero, non
abbiamo paura perché siamo ben consapevoli che nessuno darà risposte ai
nostri bisogni se non la nostra autodeterminazione. La classe politica di
questa città continua a strumentalizzare i bisogni della gente per
mantenere il proprio potere e a negare l'esistenza di un'emergenza sociale
che necessiterebbe di impegno concreto e non delle solite chiacchiere e
promesse pre-elettorali.
D'altro canto procura e questura si sono rivelate ancora una volta il
braccio armato delle lobby di potere, prima fra tutte quella bancaria,
responsabile principale dell'attuale crisi.
Inoltre, riteniamo scandaloso che gli organi inquirenti perdano tempo ad
indagare sulle lotte sociali anziché sulla gestione del piano urbanistico,
delle politiche abitative e sulle numerose illegalità che attraversano
questa città.
In tutto questo il palazzo sgomberato, che aveva ridato speranza e dignità
a decine di uomini, donne e qualche bambino, rimarrà vuoto per altri dieci
anni durante i quali la Bnp Paribas continuerà a speculare e ad alimentare
quel mercato immobiliare virtuale che, oltre ad arricchire qualcuno ci
regalerà ulteriori colate di cemento (oltre agli attuali 400 metri cubi
pro-capite).

Prendocasa Cosenza-comitato di lotta per la casa