Invece di farci strumentalizzare.. strumentalizziamo! Approfittiamo della protesta per manifestare le nostre vere istanze.

Se non ora quando?... e l'ennesima prostituzione politico-mediatica. Io dico NO!

10 / 2 / 2011

Io Sono...Su Nuova Società ieri hanno pubblicato una mia intervista nell'articolo intitolato "Io sono...una donna", tra l'altro da parte dello stesso giornalista che andrà a scrivere un reportage sulle donne italiane, che sarà pubblicato in Spagna. A me fa molto piacere dare il mio contributo da dare più visibilità possibile al "nuovo movimento femmista" che sta nascendo spontaneamente.Mi ha lasciata però un pò preplessa come sono state riportate le mie parole: innanzi tutto, tagliate

Ok, scelte editoriali... però andiamo a vedere cosa hanno tolto.

Io, nell'intervista, ho anche puntualizzato il fatto che la mercificazione delle donne in tutti gli ambiti, quello privato, a quello lavorativo a quello istituzionale, non è una semplice prerogativa del "Berlusconismo", ma è un fare diffuso, fa parte di una mentalità sessista e stereotipata che, aimè, non ha fazioni.

Se dobbiamo dirla tutta poi, anche le sinistre hanno la loro bella responsabilitànel non essere state in grado di fornire una reale alternativa. Una sinistra che presenta una crisi identitaria, con delle forte contraddizioni e falzamente laica, che finisce per appoggiare anche ideologie fortemente sessiste.

Ho anche puntualizzato che alla condizione di precarietà lavorativa delle donne, alla difficoltà dei consultori pubblici, alla possibilità di affido di minori a padri violenti, hanno contribuito esponenti di partiti di sinistra come il PD, l'IDV e Radicali (vedi a tal proposito Mobilitazioni Pd e Idv per le donne? Not in my name!)

Questa parte è stata tagliata.. evvabè, scelte editoriali.

Ma torniamo alla lettura dell'articolo "Io sono...una donna". Già subito nell'attacco all'articolo si dice "questa giornalista ha voluto consacrare il grido di indignazione delle donne italiane davanti ad un premier-sultano"Allora non ci siamo capiti... il grido è contro un sistema di mercificazione, strumentalizzazione, banalizzazione, non curanza.. perdita di riferimenti valoriali... che permea TUTTO IL SISTEMA, che tutti contribuiscono a creare, nessuno escluso. Gli attuali scandali non sono altro, ripeto, che la goccia, che ha fatto traboccare una pentola già in ebollizzione.  Ma legare questo movimento all'antiberluscone è banalizzante, limitante.. noi andiamo ben oltre.

Non ci interessa sostituire un sultano, con un'altro sultano.

Continuamo con la lettura... la prima domanda riportata è la seguente: "In Italia, quella virtuale di Facebook e dei blog e quella reale delle piazze, le donne si ribellano, dicono Basta. A cosa?"Ma non è questa la domanda che mi è stata posta in realtà.. la domanda vera è stata "Le donne si ribella, a cosa?" E io ho dato le risposte sparando a destra e a manca, o meglio, a destra e a sinistra.

Non è una banalità, perchè nella domanda rielaborata che è stata messa nell'articolo, si fa un chiaro riferimento alle manifestazioni di piazza, a cui l'iniziativa "Donne dicono NO! In questa settimana su Facebook "IO SONO..non è direttamente collegata, nel senso che non sono, e non siamo, state coinvolte nella loro organizzazione e diffusione.

Passa che nell'appello di Se non ora Quando, si dice "Hanno considerazione e rispetto di sé, della libertà e della dignità femminile ottenute con il contributo di tante generazioni di donne che – va ricordato nel 150esimo dell’unità d’Italia – hanno costruito la nazione democratica"... probabilmente l'iniziativa ""Donne dicono NO! In questa settimana su Facebook "IO SONO.." ha suscitato una ispirazione, un dibattito e reazione... bene così!

Passa che nel primo comunicato stampa che hanno inviato, e che è stato ripreso da molti media, hanno usato l'espressione "usa e getta", proprio come il titolo di questo blog.Bene, è una espressione ad effetto che ben si addice alla situazione (anche se il titolo di questo blog non è riferito alle donne, ma l'idea è nata per la mia passione per le macchine fotografiche usa e getta, che "si sacrificano" per riportare la realtà).

NON PASSA, che nei primi giorni in cui il blog dell'iniziativa Se non ora Quando, vedeva in home page in bella evidenza un comunicato della CGIL, sindacato con un orientamento politico ben preciso. Dopo le pressioni delle utenti sulla apartiticità della questione femminile, me compresa, è stato tolto.

NON PASSA che le riunioni per le organizzazioni delle manifestazioni nelle piazze, sono tenute nelle sedi della CISL o del PDfazioni e partiti che non ci rappresentano, che non ci proteggono, che anzi ci remano contro! Dicono tanto che l'iniziativa è apolitica (ma abbiamo ben chiaro che significa?) e apartitica.Ma allora le riunioni nelle sedi di partito e sindacali, devono essere perentoicamente non concesse.

Dicono che è perchè il movimento non ha sedi.. e le location sono gentilmente concesse. Ma allora incontratevi in un bar, in un circolo creativo, a casa mia.. ma non alle sedi di partito!

Inoltre, torniamo al Manifesto della manifestaizone del 13 Febbraio, cito: "Il modello di relazione tra donne e uomini, ostentato da una delle massime cariche dello Stato.. "Allora è chiaro il riferimento a Berlusconi.. allora è chiaro che le manifestazioni hanno un preciso obbiettivo politico. Perchè non dirlo apertamente?

Ma allora ripeto.. non stiamo limitando e banalizzando la questione femminile a Berlusconi... quando invece la problematica è ben più articolata e complessa, e non lascia nessuno immune?

Io non so voi, ma in tutta questa storia mi sento venduta!

Comunque a questo punto è.. c'è qualcuno che si vuole appropriare di un movimento spontaneo ed un sentimento diffuso, per poi veicolarlo verso degli scopi ben precisi?Ebbene, a me hanno insegnato che quando il gioco si fa duro, i giocatori si fanno ancora più duri.

L'idea è perchè non approfittare noi di questa visibilità, per veicolare la manifestazione verso le nostre istanze, le nostre vere rivendicazioni? Invece di farci strumentalizzare, perchè non strumentalizziamo?

Non è facile quando ci sono grosse forze in ballo, ma noi dobbiamo essere forti, ferme, ed unite.Come? I modi ce ne sono.. alcuni.. tentiamoli.Una modalità è stata suggerita... scrivere su dei cartelli appesi al collo, sugli adesivi incollati alle borse, insomma arrangiamoci come possiamo, le nostre vere istanze... DIAMOGLI VISIBILITA'!

Nell'album Sono una donna che dice NO! Sappi che “IO SONO…” e non ho bisogno di nessuno per dire BASTA! abbiamo postato diversi esempi di slogan, che possiamo intanto pubblicare nella nostra bacheca Facebook, ed appenderci addosso durante le manifestazioni.

Ce ne sono di tutti i gusti: "IO SONO.. contro la mercificazione e strumentalizzazione della donna, del suo corpo, della sua protesta.. nel quotidiano, nel lavoro, nelle istituzioni, nei media e nel dibattito politico/ideologico", "IO SONO... e rigetto la proposta dell'affido dei minori a padri violenti. Autonomia decisione per troncare i rapporti deleteri - NO PAS", "IO SONO... e rivendico il diritto di scegliere se fare la casalinga o lavorare fuori l'ambito familiare PRECARIATO PER NESSUNO!", "IO SONO... e rivendico la garanzia del diritto di tutte le donne alle libera scelta di mestieri, vita, sessualità, contraccezzione"... e chi più ne ha più ne metta.

Date sfogo alle vostre istanze.. siate libere!

Se volete usare uno degli slogan presenti nella gallery e volete un'immagine con una risoluzione più alta per poterle stampare, basta chiedere ;-)Questo sarà un semplice modo per veicolare la rivendicazione verso le vostre vere istanze, sperando che un fotografo passi da quella parte, e non scendere in piazza per una generica indignazione facilemente strumentalizzabile. Se volete potete pubblicare le vostre foto su Società Usa e Getta.Sarebbe bello poi incontrarci nel reale, per costituire gruppi autonomi di discussione, e magari recarsi insieme alle sedi di partito, TUTTE LE SEDI, a chiedere chiarimenti su problematiche che ci riguardano, e magari fare proposte.

La bacheca della pagina fan di Società Usa e Getta è a disposizione. Nella sezione discussioni, hannolasciato già messaggi dalla Toscana, dalle Marche, da Roma e Bologna.