Roma alza la testa: centinaia di famiglie occupano l'ex-hotel Gemini

Questa notte centinaia di nuclei familiari con tantissimi bambini e bambine, hanno occupato l’ex Hotel Gemini proprio davanti alla stazione FS Tiburtina.

Utente: Radisol
18 / 7 / 2015

Sabato 18 Luglio 2015 

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Questa notte centinaia di nuclei familiari con tantissimi bambini e bambine, hanno occupato l’ex Hotel Gemini proprio davanti alla stazione FSTiburtina. Un luogo nevralgico per la speculazione immobiliare legata al progetto della nuova stazione ad alta velocità e fortemente simbolico perché teatro soltanto alcune settimane fa di vergognosi rastrellamenti ai danni dei rifugiati, che li stazionavano in attesa ed alla ricerca, magari anche altrove,  di una vita dignitosa e migliore. Tutt’ora gli occupanti si trovano all’interno dello stabile e sul tetto, barricati e decisi a non uscire.  Dalle prime ore della mattina, inoltre, un presidio solidale con centinaia e centinaia di persone si è radunato nel piazzale antistante alla stessa stazione Tiburtina, inscenando un presidio che all’arrivo dei blindati della polizia è divenuto azione di disturbo e di blocco. Il risultato è che oramai da diverse ore è la polizia stessa a bloccare buona parte degli accessi allo snodo ferroviario, mentre sia il presidio solidale che l’occupazione resistono senza fare passi indietro.

Con questa iniziativa i movimenti per il diritto all’abitare rendono evidente, ancora una volta, l’assurdità e l’impossibilità di affrontare il problema dell’emergenza abitativa e della casa, come quelli della precarietà e della povertà, in termini di ordine pubblico. Qualcuno, nelle stanze dei bottoni, sta cercando infatti di dare visibilità e di favorire i fascio leghisti per spostare la rabbia crescente nella città e nel paese, lontano dai veri responsabili, trasformandola in una inutile e vergognosa “guerra fra poveri”. Le lotte dei movimenti, invece, dimostrano ancora una volta che soltanto unendoci, nel meticciato, possiamo riconquistare i diritti ed i bisogni negati, immaginare e costruire insieme dal basso una reale alternativa all’austerity.

Del resto sul terreno della casa, nel vuoto totale di risposte istituzionali nei confronti di chi vive l’emergenza abitativa e di chi non arriva alla fine del mese, la pratica dell’occupazione rappresenta l’unica soluzione credibile. Come di fronte  al tentativo di affrontare questa pesantissima situazione con i manganelli, l’unica possibilità sarà la resistenza.

Nelle nostre lotte pulsa l’antidoto al razzismo ed allo sfruttamento, vive ancora la possibilità di vincere le ingiustizie e di cambiare tutto.

 

Roma Resiste e si Barrica! RomaAlza la Testa!

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