Quando diremo davvero “Basta!”?…

di Alfonso Mandia

28 / 6 / 2011

E’ stata la prima domanda che mi son fatto mentre guardavo i video dell’ennesimo atto criminale perpetrato da questo governo fascista e criminale esso stesso, in Val di Susa, e leggevo le dichiarazioni di rito dei nostri signori politicanti.

Non tanto per l’atto in sé, naturale e fisiologica risposta di qualsiasi Regime a qualsivoglia forma di dissenso che rischi di mettere in pericolo il potere, gli interessi e le tasche, soprattutto quelle, dei burattinai che manovrano le marionette, conseguentemente ben decise a non lasciarsi scappare le briciole elemosinategli dai propri padroni, che di volta in volta siedono nelle sedi “democratiche” dei paesi i cui popoli sono soggiogati da tali dittature.

Neanche tanto per i distinguo dei partiti di cosiddetta “opposizione”, animati, ormai penso e spero che sia chiaro per tutti, da comparse buone giusto per poter continuare, tutti insieme appassionatamente, a blaterare di democrazia e libertà e partecipazione del popolo, tristi patetici smidollati che cianciano di “violenti” da condannare, sempre pronti a dar solidarietà ai battaglioni di pretoriani in tenuta antisommossa che non fanno violenza sparando lacrimogeni ad altezza d’uomo, ma meritano anzi rispetto, essendo essi gli eroici alfieri che si immolano perché il paese diventi sempre più ricco, prospero e rispettato internazionalmente.

Non me la son posta, la domanda di cui sopra, neanche per l’indegno spettacolo che stan dando di se i centottantamila partiti comunisti che continuano a berciare tra di loro come comari isteriche barricate ognuna nel loro piccolo squallido orticello, invece di far fronte comune per costruire una reale alternativa insieme alle donne e agli uomini che quotidianamente mettono in gioco le proprie vite per poter vivere in una società che sia degna di questa definizione, nonostante le botte, gli arresti, i lacrimogeni, le continue sconfitte, che son più brucianti se arrivano dopo vittorie che poi rischiano di rivelarsi fuochi di paglia che cambieranno ben poco la realtà delle cose.

Me la son fatta, la domanda di cui il titolo, perché generata da un altro interrogativo che ultimamente mi toglie il sonno e la ragione: quanto fango, per non scrivere altro, dovremo ancora ingoiare per esser stufi marci di esser presi per il culo?, perdonate il colorato francesismo.

Quante chiacchiere vuote, senza senso, vergogna e dignità dovremo ancora sorbirci dai Vendola, dai Bersani, dai Berlusconi?

Quand’è che saremo stufi marci di sentirci far filippiche sull’onestà e la democrazia da gentaglia condannata per associazione mafiosa.

Quand’è che non ne potremo più di bei discorsi sulla moralità blaterati da individui che giocano a fare i rocchisiffredi con ragazzine sedicenni alle quali i soli valori che han trasmesso son quelli che la messa sul mercato del proprio corpo e della propria dignità porta lontano.

Quanto ancora ci vorrà per non poterne più dell’indignazione finta e ridicola di chi abbaia contro i nuovi lager per migranti dopo averli inventati e legiferati?

Quand’è che decideremo di averne abbastanza e decideremo di riprenderci la nostra dignità e la nostra vita, seriamente e una volta per tutte.

Quando ci decideremo a prenderli, finalmente e gioiosamente, a calci in culo in pubblica piazza perché sia d’esempio a tutti quelli che credevano che la festa non dovesse finir mai?

Quando, mi chiedevo appunto, diremo davvero “Basta!”?