Per un giorno TUTTI CLANDESTINI

Clandestino day - 25 settembre Venosa – P.zza Orazio

24 / 9 / 2009

Contro il reato di clandestinità e contro tutte le Leggi Razziali il Comitato per la Difesa dei Migranti assieme alle forze politiche che lo sostengono si ritrovano oggi in Piazza a Venosa per sensibilizzare i cittadini e per testimoniare lo stato di schiavismo in cui versano i lavoratori migranti stagionali impegnati in agricoltura, dalla capitanata, passando per Rosarno fino a Palazzo San Gervasio e Boreano.

Siamo in Piazza a denunciare l’immobilità degli Enti Locali a trovare una giusta ospitalità per questi lavoratori, tra tentativi falliti e menzogne dei nostri amministratori.

Le ultime Leggi Razziali risalgono al ’43 contro gli Ebrei, i Rom, i Comunisti e i Gay mentre sono del ‘39 le Leggi che limitavano la libera circolazione dei lavoratori che dalle campagne si spostavano nelle città industrializzate.

Dopo 70 anni si ritorna a colpire i lavoratori immigrati e precari facendo pesare la crisi sulle loro spalle mentre si finanziano banche e gruppi industriali.

Sono diverse le Procure ( Torino, Pesaro, Bologna e altre) che sollevano la mancanza dei principi di costituzionalità per il “pacchetto sicurezza”, approvato l'8 Agosto 2009 e diventato legge 94/09, e che viola ben 4 articoli della nostra Costituzione (l’Art 2, 3, 10 e 27) di cui la “ragionevolezza dell’azione penale”, i principi di “eguaglianza” e di “solidarietà” e il principio internazionale in materia di immigrazione.

Il Comitato chiede che venga rispettata la “Dichiarazione dei Diritti Umani”, e che si dia asilo politico ai rifugiati, così come previsto dalla Dichiarazione stessa. Chiede che ci sia anche per chi lavora in agricoltura una sanatoria come per colf e badanti altrimenti non si capisce perché chi continua a piegare la schiena sotto il sole cocente e sotto la pioggia non possa regolarizzarsi.

Tutti colpevoli, tutti siamo a conoscenza dei traffici umani che avvengono sul suolo italiano ad opera di aguzzini senza scrupoli che trasportano insieme alle loro mercanzie uomini e donne in fuga dai loro Paesi depredati. Traffici che alimentano una quantità immane di capitali.

Il traffico di uomini e donne si è così perfezionato nei secoli, non sono più i “negrieri” che passano per i Paesi poveri ad acquistare schiavi ma sono loro stessi che pagano per diventare schiavi in occidente.

Tutti siamo a conoscenza che i migranti vengono respinti in uno Stato la Libia (amico del nostro Presidente) che non ha ratificato la “Dichiarazione dei Diritti Umani” e per il quale vanno incontro ad altre torture, dopo quelle già subite.

Siamo tutti a conoscenza che in Italia esistono luoghi di detenzione, Ex Centri di Permanenza Temporanea, per il quale si viene detenuti senza aver commesso nessun reato e senza che ci sia alcun processo.

Pochi, anzi nessuno sa che sono continui le rivolte che avvengono in questi luoghi con lesioni gravi a danno dei migranti.

Tutti siamo a conoscenza degli uomini resi “invisibili” dai mezzi di informazione e domani non potremo dire io non sapevo.

Comitato per la Difesa dei Migranti

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