Per Salvatore libero

8 / 12 / 2013

Ho sfilato sabato scorso , a Cosenza, per chiedere la libertà per Salvatore, conosciuto come “aciaddru”. Abbiamo infranto tanti tabù quel sabato sera. Il primo è stato quello di chiedere la libertà per un “pazzo”, un ragazzo scomodo per tutti, un uomo “pericoloso”. Di solito si chiede la libertà per uomini famosi, per personaggi di un certo “spessore morale” che cadono nelle maglie della giustizia. Si sfila per un Berlusconi, lui sì, vero perseguitato dalla giustizia italiana. Lui si che ha pelle da vendere e per lui ecco sfilare deputati e deputatesse con pellicce vere e collane di brillanti luccicanti sul collo. Si sfila per persone come Belsito o Bossi, che hanno fatto sparire danaro pubblico per propri interessi di famiglia . Insomma si sfila per cause considerate giuste. Ma per questo Salvatore ? Un precario nato, uno sfigato nato, un senza niente nato, ne vale la pena sporcarsi la faccia ? Un Salvatore non porta consensi, non porta voti, e difatti a sfilare per lui i soliti senza casa, i ragazzi dei centri sociali, altri sfigati come lui. E qui ecco rompere un altro tabù. Lo shopping cosentino. Quando siamo entrati in corso Mazzini, la gente per bene è rimasta allibita da quei cori da ultras e poco “political corret”, da quegli striscioni per questo “sfigato” chiuso in un OPG, da uno scassatissimo “tre ruote” che ha infranto “l’isola pedonale commerciale” ed ha dribblato il museo all’aperto . Era davvero impaurita quella gente, così come lo erano i commercianti , sul punto di abbassare le saracinesche, lo si vedeva dalle loro facce, ma erano anche imbarazzati, loro, i clienti natalizi con quelle buste firmate da shopping natalizio, E noi lì,  con quei cori di rabbia per un “cane rabbioso” che infastidiva tutti e che quindi è stato meglio toglierlo dalle scatole. La domenica dopo aver posato le borse firmate, saranno tutti davanti a gesucristo in qualche chiesa . Saranno tutti a pregare per la loro famiglia, la loro salute, i loro affari. Di sicuro Salvatore non sarà nelle loro preghiere, nella speranza che rimanga a lungo in quell’OPG e che quando uscirà , che stia inebetito come un’ameba, così da non aver più la forza di prendere a calci le macchine. Ma anch’io come Salvatore prenderei a calci tutte le macchine, compresa la mia, per questa società schifosa che discrimina le persone e che le rende tutte da OPG. Perché tutti siamo a rischio di OPG, come ripeteva insistentemente e fastidiosamente Oreste dal “tre ruote”, ricordando a tutti la nostra precarietà sociale.  E lo siamo, precari, perché non abbiamo una casa per la nostra famiglia, perchè non abbiamo reddito, né possibilità di ottenerlo in modo onesto, così come pochi hanno la fortuna di avere. I “pazzi” in definitiva non siamo noi ma chi crea questa situazione. Sono quelli che furbescamente hanno preso le redini del potere e lo gestiscono come meglio credono, facendo rinchiudere nei manicomi, o nelle carceri a piacimento chi non si inginocchia al dio denaro, al dio sfruttamento, al dio degli affari. Se Salvatore si fosse suicidato, avrebbe avuto la città intera dietro il suo feretro, perchè questo vuole la nostra morale capitalistica. Ti togli dalle scatole e liberi tutti. Ma Salvatore vivrà, faremo di tutto per tenerlo in vita e per sbatterlo di nuovo, sulla strada a dispetto della vostra morale cristiana e ipocrita, a dispetto della finta carità che vi muove proprio nel periodo in cui , come voi dite, un signore, che chiamate Salvatore, come il nostro Salvatore, ,  è venuto sulla terra per liberare l’umanità. 

opg