Non meno di 15 dollari all'ora!

La più grande protesta dei lavoratori dei fast-food nella storia degli Stati Uniti ha visto scendere in strada 60mila lavoratori in più di 200 città.

Utente: Maurilio
16 / 4 / 2015

Le lotte per un salario minimo di 15 dollari negli Stati Uniti non si fermano. Anzi, si espandono. Il 15 aprile i lavoratori dei fast-food di Chicago, New York, Los Angeles, Atlanta, Boston e tantissime altre città americane hanno incrociato le braccia e hanno dato vita a presidi e cortei. Il Guardian parla della più grande protesta dei lavoratori con basso salario nella storia degli Stati Uniti.

A fronte dei 7,25$ orari previsti dalla legge come salario minimo, oltre 60mila lavoratori ne hanno chiesto l'innalzamento a 15 dollari, il doppio. Negli Stati Uniti sono impiegati nel settore della ristorazione oltre 3 milioni di lavoratori, con un salario medio di 9 dollari.

Si tratta del momento più alto della protesta da quando nel 2012 i lavoratori dei fast-food di New York decisero di scioperare per la prima volta. In questi anni l'interesse e la partecipazione attorno alla lotta per i 15 dollari sono cresciuti enormemente. Mercoledì hanno preso parte alla protesta anche altri lavoratori di settori a basso salario, ad esempio quelli degli aeroporti, della Walmart, badanti o educatori. Lo sciopero si è espanso anche oltre i confini americani, arrivando fino in Brasile, Giappone, Nuova Zelanda, Gran Bretagna.

Mary Kay Henry, presidente del SEIU (Service Employees International Union), l'organizzazione più attiva nella protesta, ha dichiarato al Guardian: "Non c'è un valore che si può dare a quanto questo movimento ha cambiato il confronto in questo paese. Si stanno alzando i salari al tavolo delle trattative. Sono aumentati i salari di 8 milioni di lavoratori. Credo che stiamo obbligando a un vero confronto su come risolvere le grandissime disuguaglianze nella nostra generazione. La gente è stanca di ricchezza in alto e nessuna obbligo per le corporations".

La lotta dei lavoratori dei fast-food per 15$ di salario minimo ha avuto la capacità di uscire dal recinto della difesa corporativa (tendenza molto forte nel modello sindacale americano) ed è riuscita a coinvolgere direttamente i lavoratori, favorendo l'auto-organizzazione di chi invece era stato sempre tenuto ai margini. Ha assunto i contorni di una lotta collettiva per i diritti civili piuttosto che esclusivamente per un aumento salariale. La lotta per i 15$ è partita con uno sciopero di un giorno di cuochi e camerieri e si sta lentamente trasformando in un movimento dei lavoratori a basso salario.

La protesta di ieri si inserisce all'interno di un dibattito nazionale sull'aumento generale del salario minimo. Il Presidente Obama ha provato, invano per il momento, a portarlo fino a 10 dollari. Alcune città hanno deciso autonomamente aumenti locali, mentre altre compagnie come Walmart e McDonald's hanno annunciato che faranno altrettanto sulla spinta dei tanti scioperi che le hanno colpite.

15 aprile 2015 - Fight for 15