Cetraro

Non ci sono più i depistaggi di una volta

Secondo loro non è la Cunsky

9 / 11 / 2009

Così come le stagioni non sono più le stagioni di una volta, anche i depistaggi non sono più quelli di una volta. Ah, i bei tempi delle bombe a Piazza Fontana, quando a metterle erano i fascisti ed i servizi segreti, ed in galera finivano gli anarchici. O quando gli anarchici venivano gettati dalle finestre delle questure ,durante gli interrogatori, e si diceva che si suicidavano. O ancora quando aerei occidentali scambiavano un aereo passeggeri su Ustica per un Mig Libico e lo abbattevano e poi si dava la colpa al Mig libico stesso. Quelli si che erano bei tempi. Andreotti, Rumor, Fanfani, Piccoli, insieme a Giannettini, il generale Maletti, quelli si, che erano uomini, che sapevano come costruire per bene un depistaggio . E sapevano costruirlo così bene che ancora oggi a distanza di 30- 40 anni non ci si capisce niente. O i bei tempi del Gip Fiordalisi della Procura di Paola, quando nel 1990 disse subito che sulla Jolly Rosso spiaggiata in quel del 14 dicembre a Formiciche di Amantea, non vi era niente di pericoloso nella sua stiva. Bastava parlare con Natale De Grazia, o con il capitano Bellantone, o con il capitano dei carabinieri Ivano Tore, per capire che in quella nave qualcosa non andava per il verso giusto. La Gazzetta del Sud subito scrisse che il pericolo non esisteva e che tutto era tranquillo. E subito tutti i politici a tenere la coda delle notizie, con la tattica del silenzio. Non disse nulla l’amanteano Pirillo allora consigliere regionale, non disse nulla il sindaco del tempo di Amantea Franco La Rupa, non dissero nulla i partiti di opposizione e di governo. E tutti ci tranquillizzammo. Oggi la Prestigiacomo , ricalca la scena degli anni passati e vorrebbe farci credere che la nave dei veleni non esiste davanti a Cetraro e che quella filmata dalla regione calabria e dalla mare oceano non è altro che ma il piroscafo passeggeri Catania, affondato durante la prima guerra mondiale. La Prestigiacomo e con lei tanti sindaci e politici di centrodestra, e qualcuno di centrosinistra , dicono che è stata tutta una manovra politica , della regione di centrosinistra , prima di tutto, di una scheggia impazzita quale l’assessore Greco e dei soliti catastrofismi degli ambientalisti che vedono disastri dappertutto, dai ghiacciai che si sciolgono alle foreste che scompaiono, alle navi dei veleni affondate dalla ndrangheta. E va a chiamare , la ministra, un amico di Berlusconi ed anche di Comerio. Tale Diego Attanasio, in carcere nel 1997 per settanta giorni per alcune speculazioni poco chiare nel centro storico di Salerno, e poi in affari con Mills e Berlusconi. E’ lui il proprietario armatore della Mare Oceano. Guarda caso fra centinaia di navi oceanografiche esistenti in Italia, con curriculum di tutto rispetto, ecco scegliere proprio quella di Attanasio. A questo punto avrebbero potuto chiamare la Linea Messina che di queste cose se ne intende, e per 50 mila euro al giorno avrebbe fatto anche i fuochi d’artificio ogni sera davanti il porto di Cetraro.
Ma che fiducia si può avere di un ministro così. Scrive Marco Lillo sull’Espresso: Combatterò le ineguaglianze sociali, i problemi dei più deboli, degli invalidi.... Il ministro delle Pari Opportunità, Stefania Prestigiacomo, ha le idee molto chiare. Per realizzarle non deve andare lontano.
sarebbe sufficiente che poggiasse lo sguardo sui casi umani della sua azienda, la Ved di Siracusa.
Per esempio su tre operai che hanno avuto figli con malformazioni congenite. O su quelli che non hanno mai fumato una sigaretta e che dopo dieci anni di stabilimento si ritrovano la polvere nei polmoni. Coincidenze. E' la risposta degli operai che si sono sentiti opporre dal padre del ministro, Giuseppe Prestigiacomo, fondatore ed amministratore dell'impero della vetroresina. ma a volte le coincidenze sono sospette. Nella fabbrica della famiglia Prestigiacomo si lavora in condizioni di sicurezza che sono oggetto di una inchiesta della Procura di Siracusa.
Il sostituto Maurizio Musco procede per lesioni contro papà Prestigiacomo e altri dirigenti. due dipendenti hanno denunciato la società dopo aver fatto delle analisi ai polmoni. tre mesi fa la Polizia è entrata in ditta riscontrando una seri di violazioni.
Gli operai si feriscono gravemente e muoiono con frequenza inquietante. La settimana scorsa è morto un dipendente di una delle aziende del gruppo cadendo da un traliccio mentre lavorava. pochi mesi prima un altro era rimasto gravemente ferito alla Ved. ma la vicenda più inquietante, finora passata sotto silenzio, è quella delle malformazioni congenite dei bambini. ”

Qui siamo in pieno 1984 di Orwell. Vi ricordate ? la guerra è pace /la libertà è schiavitù / l’ignoranza è forza. Quale migliore ministro all’ambiente se non una proveniente da una famiglia che di ambiente ne distrugge e ne devasta, quindi ne capisce più degli altri. L’ignoranza è forza , scriveva Orwell. Ed è sull’ignoranza che spera la ministra . L’ignoranza delle genti calabresi, secondo lei, che non saprebbero capire la differenza tra un filmato e l’altro, tra una misura e l’altra, tra una coordinata e l’altra. Cara ministro Prestigiacomo lo abbiamo capito tutti che volete prenderci per i fondelli. Lo hanno capito i pescatori di Cetraro e degli altri paesi, lo hanno capito le popolazioni che anche dopo l’annunciato ritrovamento della nave-fantasma Catania, carica di figurine della Madonna e non di veleni, non sono corsi alle pescherie a comprare pesce. Il mercato resta in crisi. Cosa vuol dire ? Vuol dire, cara Ministro, che non se la sono bevuta. Non siete stati credibili. E le domande fioccano a non finire su tutti i quotidiani della Calabria, e su quelli nazionali come l’Espresso, l’Unità, il manifesto, repubblica. Domande semplici , alle quali , facendo un piccolo sforzo potrebbe anche rispondere. Sciogliendo i dubbi di tantissimi calabresi. Dubbi legittimi . Basta vedere le immagini filmate dalla Oceano ed accorgersi che queste sono diverse sia da quelle riprese dalla nave della Regione Calabria a settembre di quest’anno, sia dalla nave Universitatis che il PM Greco mandò sul luogo nel 2006 filmando una enorme macchia scura attorno al relitto. Dalle riprese di entrambi i filmati vediamo che è diverso il fondale, è diverso il relitto. La nave misurata dal mezzo governativo è lunga 95 metri, larga 12. Quella della Copernaut è lunga più di 100 metri, e larga 20. Il relitto è adagiato comodo sul fondale, il presunto Cunski è inclinato di 45 gradi. Nel primo filmato non c’è accenno di vegetazione attorno alla nave. Nell’altro video è tutto pieno di alghe, cosa impossibile ai 480 metri di profondità del Cunski. E comunque su tutto e tutti ci sono le dichiarazioni del tecnico che ha manovrato il Row della Capernaut. Le sue dichiarazioni sono davvero imbarazzanti per il ministro Prestigiacomo e il “rassicuratore generale” dell’antimafia Grasso. Il tecnico ha detto di aver visto con i suoi occhi una stiva, anzi due stive, piene di fusti ! Bastano ed avanzano queste dichiarazioni. A questo punto il depistaggio è finito male però. Immaginiamo cosa succederebbe se il governo dicesse la verità. Ci sarebbe un crollo totale dell’economia calabrese. Le pescherie chiuderebbero definitivamente ed i pescherecci di Cetraro potrebbero darsi alla pesca sportiva, alla ricerca di pesci fosforescenti. Il Wwf di tutto questo ne è certo:
«La procura di Paola e i tecnici della Regione fissano il relitto da loro filmato a 3 miglia e mezzo di distanza da dove ha operato l’Oceano e dove si troverebbe il mercantile Catania». Le coordinate dell’ufficio idrografico inglese lo confermano. Il caso è chiuso, ha detto il ministro (che ha esagerato: «Volevano usare il Cunski contro di noi»). Non un bidone è stato prelevato dal mare, quando è certo che ci sono 50 navi piene di rifiuti tossici sottacqua “ .
Non sono novità per me che ne scrivo da dieci anni. Dell’alone nero attorno ad un corpo estraneo nei fondali di Cetraro della lunghezza fra gli 86 ed 105 metri e dai 15 metri d’altezza ne scrissi il 21 gennaio del 2006 in un intervista in esclusiva avuta dal Pm Francesco Greco.
Del divieto di pesca della capitaneria di porto di Cetraro ne scrissi in anteprima per la prima volta il 19 maggio 2007. Sollecitai anche personalmente un interrogazione parlamentare di Francesco Caruso del Prc , presentata il 31 maggio 2007 seduta 162. Interrogazione alla quale il governo di centro sinistra si guardò bene dal rispondere. Della Blue Teak, la nave mandata dal Pm Greco, ne scrissi il 13 dicembre 2008 e scrissi che nel 2006 individuò una nave davanti Cetraro affondata, con queste misure di 100 metri per 20 di larghezza. Della macchia nera attorno ad una vecchia nave che trovò la nave Universitatis davanti il mare di Cetraro ne scrissi per primo il 13 dicembre 2008.
Scrissi di cave inquinate e di siti inquinati lungo il fiume Oliva il 21 febbraio 2004 ed il 12 giugno 2004. Tutto questo mentre tutti i politici se ne stavano chiusi sulle loro poltrone. Come l’assessore all’ambiente Basile, della giunta Chiaravalloti che nel 2005 negò l’esistenza di rifiuti tossici lungo il fiume Oliva. Cosa che fece , nel 2008, anche l’assessore verde all’ambiente Diego Tommasi, quello cacciato dal corteo di Amantea dagli ambientalisti.
Ed ora ? Cosa sta succedendo nel Tirreno cosentino ?
I sindaci si sono subito mangiata la foglia. Sperano che accreditando per vere tutte le argomentazioni della Prestigiacomo e della sua Mare Oceano, la crisi economica che avvolge pescatori e pescherie scompaia in un attimo. Sperano, i poveri sindaci, di vedere la prossima stagione estiva non compromessa dal turismo. Fingono di non sapere che già quest’anno c’è stato un calo delle presenze fino al 40 % solo per la questione dei depuratori mal funzionanti. Figuriamoci l’anno prossimo con la radioattività nel mare ed i pesci al fosforo ed all’arsenico cosa mai succederà. I pescatori sono i più arrabbiati. Stanno continuando le riunioni a Cetraro e stanno preparando azioni clamorose. Azioni che faranno di certo, non come le chiacchiere dei sindaci che in diversi comunicati avevano promesso fuochi e fiamme e le uniche fiamme accese sono state quelle che hanno acceso sotto le grigliate di pesce fatte in ristoranti di mafiosi !
I pescatori hanno capito di essersi trovati in una trappola. Gli ammortizzatori sociali promessi dalla regione, dall’assessore Maiolo , corso apposta a Cetraro pochi giorni dopo la notizia del ritrovamento della nave, sono briciole per loro e chiedono a gran voce la dichiarazione dello stato di emergenza. Solo così i pescatori sanno di poter vedersi bloccati anche i mutui e gli affitti e solo così sanno di poter coinvolgere anche altre categorie colpite come i ristoratori, i lidi balneari, gli alberghi. Cioè tutto quell’indotto che lavora e vive attorno alla stagione turistica e non solo.
Di tutto ciò chissà se ne avranno piena consapevolezza la Prestigiascomo ed i suoi sostenitori qui da noi , altrimenti si dessero da fare , nei prossimi giorni , per una versione più credibile sulla nave dei veleni .