Perugia: 3 giorni di dibattiti, seminari, (auto)produzioni, esposizioni, istallazioni, concerti

Musica Multimedia Metropoli: Scenari e Intrecci di Indipendenze

22-23-24 ottobre 2009 Commons LaB (via del Piscinello 1/a) CS Mattatoio (via della Valtiera 23)

6 / 10 / 2009

 

L'espressione artistica, in tutta la molteplicità di forme nelle quale si presenta, è stata investita in pieno dalle trasformazioni che hanno riguardato il capitalismo negli ultimi decenni. Trasformazioni che hanno scandito il passaggio dal capitalismo industriale-fordista al capitalismo della post-modernità, nella quale la produzione di "oggetti" diventa via via sempre più marginale rispetto alla produzione di soggettività e di forme di vita. La comunicazione, l'informazione, le immagini, i saperi, gli affetti, i sentimenti costituiscono la nervatura del tessuto biopolitico del capitalismo post-industriale, entrato in crisi proprio per l'incapacità di contenere e mettere a valore in maniera misurabile l'illimitata potenza espressa dal general intellect.

 

La centralità assunta dall'elemento cognitivo da un lato, la rivoluzione tecnologica dall'altro hanno traghettato anche l'arte in una dimensione post-moderna, ampliando notevolmente gli orizzonti sia della produzione artistica che della sua fruizione. In primo luogo abbiamo assistito ad una contaminazione sempre più massiccia e variegata tra le arti, generate da un reticolato di competenze, saperi e culture sempre più intrecciato e meticcio. In secondo luogo l'accumulazione di conoscenze e l'utilizzo degli strumenti informatici rende il produttore di arte sempre più autonomo rispetto ai tradizionali strumenti della produzione, della distribuzione e della promozione dell'opera. La musica è l'esempio più evidente di questo nuovo modo di produrre in ambito artistico. Qui infatti l'esplosione del digitale ha ridefinito completamente il panorama progettuale del "making music", dando la possibilità a tutti di creare un prodotto di qualità a costi bassissimi e mettendo totalmente in crisi il ruolo ed il concetto stesso di "label" tradizionale. In ultima battuta, la diffusione moltitudinaria del web e la circolazione dei saperi ha favorito la nascita di pratiche reali, come ad esempio le licenze creative commons, che, contrastando attivamente la gestione monopolistica del diritto d'autore e della proprietà intellettuale, stanno disarticolando  quegli ingranaggi che da sempre hanno favorito il gonfiarsi parassitario ed artificiale della rendita capitalista.

 

In questo contesto parlare di indipendenza nelle produzioni artistiche, ed in particolare musicale, va oltre ogni idea di "scena" o "genere", di "circuito" e soprattutto di "underground". Un' idea che nessuno vuole rinnegare e che siamo convinti abbia contribuito fortemente a creare un immaginario "altro" che è stato determinante nel mettere in crisi la rendita discografica a partire dagli anni Ottanta. Ma un'idea che non riesce più a contenere sia la qualità delle nostre proposte, sia la spinta complessiva delle eccedenze moltitudinarie che quotidianamente attraversano gli spazi sociali e dilagano nella metropoli. L'indipendenza è la forza di questa moltitudine produttrice di ricchezza sociale che nel campo della musica, dell'arte e dell'attività umana in generale ha già la potenza "mainstream". Un "mainstream" fatto di libertà dalla rendita, libertà dalla povertà, libertà dal "loro" crisi.

 

 

  

Programma:

gio 22 (Commons LaB) ore 16

"L'avvento del digitale e la crisi del modello "copyright": il Creative Commons e gli strumenti di liberazione della creatività nella metropoli diffusa dei saperi"

Introduzione: Alessandro Mangia (Associazione Entropica)

Relazione: Simone Aliprandi (Copyleft Italia)

Intervento: Giuseppe Mazziotta (University of Copenaghen)

 

durante la giornata: Angolo Roast Case "Un viaggio nella musica libera: Esplora, Visualizza, Ascolta, Copia" _ Vademecum & materiali vari

.

ven 23 (Commons LaB) ore 17

"Dall'autoproduzione alla produzione in autonomia: trent'anni di indipendenza dentro la Musica"

Introduzione: Antonio Pio Lancellotti (CS Mattatoio)

Interventi: Stefano I. Bianchi (Blow Up)

Dionisio Capuano (Blow Up)

Luca Castelli (Il Mucchio)

Francesco Sergentini (Università di Perugia)

 

sab 24 (CS Mattatoio) ore 19

assemblea pubblica: "Musica, autonomia e spazi sociali: scenari e proposte"

 

a seguire concerto:

La Quiete (screamo Forlì)

Il suicidio dell'uomo falena (crossover Bologna)

Laser Geyser (postpunk Bologna)

Dummo (indie-piunk Umbertide)

 

per info e adesioni:

[email protected]

3204407552

 

Link: 

http://metropolinvisibile.wordpress.com/

http://commonslab.noblogs.org/

http://www.csoaexmattatoio.org/

http://www.copyleft-italia.it/ali/

http://www.entropica.info/