Annunciamo per domani Mercoledì 24 Novembre un “Picchetto Sicurezza”
per stare al fianco di una famiglia che a Montelupo rischia lo sfratto.
Si tratta della famiglia di Mbarek B. composta da padre madre e due
figli piccoli, uno di due anni e l’altro di tre mesi. Convochiamo tutti e
tutte, uniti contro gli sfratti e per il diritto alla casa, a Montelupo
nel centrale Corso Garibaldi n. 23, con l’obiettivo di rinviare lo
sfratto per il tempo necessario a trovare una nuova abitazione e
permettere il passaggio da casa a casa evitando inutili traumi.
La famiglia, perfettamente inserita nel tessuto sociale cittadino, da
dieci anni vive a Montelupo e Mbarek è anche volontario in alcune
associazioni della città, ma si trova oggi come migliaia di altre
famiglie italiane a dover fare i conti con una crisi senza precedenti.
La storia è sempre la stessa, si ripete. C’è la crisi. Famiglie che
perdono il lavoro, non riescono a trovarne un altro e cominciano ad
accumulare affitti non pagati. Automatica arriva la richiesta di
sfratto.
C’è la crisi. Però questa crisi, causata da coloro che in maniera
spregiudicata hanno giocato, facendo superprofitti, con la finanza,
lascia intatte le ricchezze e si accanisce contro chi da sempre riesce a
malapena a soddisfare bisogni essenziali come la casa.
Molte sono le case sfitte anche nel nostro territorio. Poi pensi:
aumentano gli sfratti per morosità e i proprietari preferiscono tenere
le case vuote piuttosto che proporre canoni d’affitto da tempo di crisi?
C’è qualcosa che non va.
C’è la crisi. E chi nella giunta del sindaco Mori si dovrebbe occupare
di questi problemi? Forse l’assessorato alla casa ci viene da pensare,
insieme ai servizi sociali. Invece agli incontri con le istituzioni
capita che ci sentiamo dire “ho visto un cartello affittasi in Empoli“.
Questa è la politica abitativa del comune, lo denunciamo da tempo,
delegare ai privati una questione sociale così importante come quella
abitativa, strettamente legata al diritto ad una vita dignitosa.
I privati fanno ovviamente quello che vogliono, ma se succede che una
famiglia oltre a subire la crisi, subire uno sfratto, si trova anche di
fronte all’impossibilità di trovare qualcuno che gli affitti una casa?
Magari perché non si affitta a stranieri?
Veramente, qualcosa non va!
Mbarek e la sua famiglia purtroppo rientrano nella statistica di chi a
un certo punto, dopo otto anni di canone pagato regolarmente, non ha
più potuto permettersi l’affitto.
Ma Mbarek, come tutti gli altri, non è un dato statistico. È una persona
con la sua storia e la sua vita, i suoi sogni, i suoi diritti.
Il comune dice che “se la famiglia trova una casa” stanzierà un certo
budget per il contratto, bene la famiglia la sta cercando
disperatamente una casa nel mercato privato, ma siccome il budget è
limitato, non possiamo permettere una permanenza in una struttura a 60
euro al giorno. Su questo conveniamo tutti, comune compreso: in pochi
giorni se ne andrebbero tutti i fondi a disposizione e addio nuovo
contratto. Per questo chiediamo a proprietà e ufficiale giudiziario di
capire la situazione e prorogare i termini dello sfratto del tempo
necessario. Per questo invitiamo il comune ancora una volta a mettere in
campo delle politiche sociali adeguate al tempo della crisi.
Domani saremo tutte e tutti a Montelupo per rinviare questo ennesimo sfratto!
UNITI CONTRO LA CRISI, UNITI CONTRO GLI SFRATTI!
ORDA PRECARIA
COBAS Empolese-valdelsa
COMUNITA' IN RESISTENZA