IRAQ: aumento di malformazioni congenite e casi di cancro da uranio impoverito. Ma l'OMS nel suo studio omette le cause

31 / 8 / 2013

Da tempo si è in attesa dei risultati dello studio condotto dall'OMS (Organizzazione mondiale della sanità) e del Ministero della salute dell'Iraq che stanno indagando sul grave aumento nel paese di casi di malformazioni congenite (caratterizzati da un’anomalia della forma o della struttura di una parte del corpo presenti nel nascituro fin dal momento in cui gli spermatozoi paterni e l’ovulo materno si uniscono formando la prima cellula) e cancro. Il dossier, che ha come oggetto di studio circa 10.800 famiglie irachene, doveva essere pubblicato all'inizio del 2013 ma la sua uscita continua ad essere rinviata. Ci ci comincia a chiedere il perché di tale ritardo ma c'è un altro aspetto che riguarda la ricerca e che preoccupa ancora di più: l'Oms non sta esaminando il rapporto esistente tra l'aumento delle malformazioni congenite e l'impiego di munizioni contenenti urano impoverito utilizzate nel corso della guerra e dell'occupazione Usa in Iraq tra il 2003 e il 2011.
L'uranio impoverito viene introdotto nelle munizioni per il suo potere nel perforare le mura e veicoli blindati, ma i proiettili al contatto si polverizzano generando un pulviscolo che, se inalato, penetra e si fissa nei polmoni. E' noto che l'esposizione a materiale radioattivo è un fattore scatenante di cancro, alterazioni nella riproduzione (provoca sterilità o aborti) e malformazioni congenite, ma l'Oms nel suo studio trascura anche gli effetti di altri contaminanti, quali piombo e mercurio, come fattori o variabili nell'aumento delle malattie oggetto di indagini. A rilasciare tali informazioni durante una recente intervista all'agenzia Tierramerica, è Syed Jaffar Hussain, capo della missione dell'Oms in Iraq il quale ha aggiunto che per stabilire le relazioni di causa tra l'esposizione all'uranio impoverito e l'aumento di alcune malattie tra la popolazione irachena sono necessarie indagini a carico di entità competenti. Quali siano queste entità competenti non è dato saperlo.
La preparazione e le discussioni su questo studio sono iniziati a giugno del 2011, dopo la presentazione di una mole di rapporti medici che puntualmente registrarono un aumento notevole di malformazioni congenite. I rapporti indicavano forme di relazione tra la contaminazione con metalli, in particolare uranio impoverito utilizzato negli attacchi Usa del 2003 e 2004 contro la città di Falluja e l'aumento in quell'area di neonati con malformazioni.

Mozhgan Savabieasfahani, tossicologa ambientale irachena residente negli Stati Uniti che ha pubblicato con la sua equipe dell'Università del Michigan uno studio sui problemi della salute in Iraq, ritiene molto preoccupante che l'OMS non prenda in considerazione l'uranio e altri contaminati come elementi di causa nell'aumento di alcune malattie: “Sarà un grave punto debole nello studio dell'OMS perché ricerche precedenti ne hanno dimostrato la relazione”. Per Keith Baverstock, ex consulente dell'OMS in salute e radiazioni ionizzanti, trascurare gli effetti dell'uranio è una grave omissione. “non c'è alcun dubbio sulla tossicità dell'uranio impoverito una volta entrato nel flusso sanguigno” ha dichiarato a Tierramerica.
Un report pubblicato a gennaio 2013 dalla ong olandese KV PaxChristi sostiene che le truppe statunitensi e britanniche impiegarono in Iraq grosse quantità di armamenti contenti uranio impoverito. Un altro articolo, pubblicato nel settembre del 2012 sul “Bulletin of Environmental Contamination and Toxicology” edito da Herbert N. Nigg (Florida), riporta che il bombardamento su Falluja e Bassora può avere “acutizzato l'esposizione pubblica a metalli che ha portato con molte probabilità all'attuale epidemia di malformazioni congenite nei neonati”. A Falluja e Ramadi i casi di difetti del tubo neurale sono 2.6 – 3.4 – 3.8 – 4.7 e 6.7 volte maggiori rispetto a quelli registrati rispettivamente a Cuba, Norvegia, Cina, Iran e Ungheria, e sono 3.2 volte superiori ai valori stimati nella popolazione mondiale.
Ciò nonostante la decisione dell'OMS di accertare l'aumento delle malattia prima di studiarne le cause non sembra illogico al direttore del Centro di tossicologia e salute ambientale dell'Università Southern Maine John Pierce Wise. Secondo Wise bisogna prima accertare che esista il problema per poi cercare le ragioni che lo hanno causato. Trascurando però il fatto che accertare le cause significa mettere in moto un progetto che permetta di protegge i bambini che stanno per essere concepiti. Ma tant'è: l'OMS, come la maggior parte delle organizzazioni internazionali, non è una entità neutrale, bensì sottomessa all'influenza e ai poteri geopolitici dei suoi membri. E' la ragione per cui un gruppo di scienziati con enorme competenza non sta indagando sul perché in Iraq cresce sempre più il numero di bambini nati con malformazioni e quello dei casi di cancro.

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