Inizio di un anno scolastico per una scuola che non c'e' piu'

12 / 9 / 2011




Il 12 settembre in Liguria inizierà ufficialmente l'anno scolastico e possiamo già dire fin da ora che sarà un anno dificile. Il governo infatti con le recenti manovre finanziarie ha pensato bene di ridurre ulteriormente le ultime risorse all'istruzione pubblica con tagli in aggiunta a quelli già previsti dalla manovra estiva dello scorso anno. Le conseguenze sono tutte a carico delle lavoratrici e dei lavoratori e ovviamente delle famiglie e degli studenti che frequentano la scuola statale.

Ma andiamo per ordine:


a) Ai tagli già pesantissimi da parte del governo per l'istruzione pubblica, si sommano anche le indicazioni agli enti locali perchè attuino ulteriori piani di razionalizzazione a carico della rete scolastica che francamente risultano inaccettabili. Anche sul territorio savonese si iniziano a vedere le avvisaglie di quello che resterà della scuola statale: I servizi per la scuola media ulteriormente ridotti con l'introduzione di un tempo scuola totalmente squilibrato per gli alunni, che in alcuni casi saranno obbligati ad un orario che va dalle 8 alle 14 , senza servizio mensa; si modificano per un prossimo futuro i parametri per il dimensionamento scolastico per dar vita a mega istituti comprensivi, al solo scopo di tagliare ulteriori posti, in particolare presidenze e personale ATA, quest'ultimo già talmente ridotto da non poter garantire in molti casi l'ordinario funzionamento dei plessi scolastici.


b)Nonostante tutte le rassicurazioni del ministero sugli organici di sostegno e sull'integrazione dei disabili, permane un forte disagio a carico di questa popolazione scolastica dovuta alle nuove disposizioni inerenti anche la composizione delle commissioni che dovranno accertare l'invalidità .In realtà, così come si è fatto con l'insegnamento della lingua straniera alle elementari, si punta alla eliminazione degli insegnanti specializzati sul sostegno prevedendo una formazione, è facile immaginare quanto approfondita, di tutti i docenti. Inoltre, si mettono sotto tutela le commissioni mediche per l'accertamento della disabilità con la partecipazione di un funzionario dell'INPS, lasciando intendere non si sa quali abusi. Un attacco in profondità al diritto all'integrazione, che è stato dagli anni 70 un fiore all'occhiello del sistema scolastico italiano.


c)Con la manovra di fine agosto infine si è raggiunto l'apice dell'accanimento del governo contro la scuola statale. Oltre al balletto dei provvedimenti ulteriormenti restrittivi e vergognosi per un paese civile al quale abbiamo assistito nelle settimane scorse, che riguardava di volta in volta le pensioni e le liquidazioni del personale del pubblico impiego, il mancato riconoscimento degli anni di università, ora che la manovra si avvia al suo iter conclusivo, come ci si aspettava, le conseguenze saranno ancora una volta a carico dei lavoratori e delle famiglie con l'abolizione anche del buono per i libri gratuiti alla scuola elementare, che oltretutto contraddice in modo palese il dettato costituzionale che riguarda la gratuità della scuola dell'obbligo.


Un partito come il nostro non può esimersi dal denunciare ancora una volta l'intento fortemente punitivo nei confronti dell'istruzione pubblica che questo governo sta sistematicamente demolendo tassello per tassello, favorendo di volta in volta invece tutte le istituzioni private, alle quali non solo non viene tolto nessun finanziamento, ma continuano ad avere un trattamento di favore , perchè ad ogni taglio per la scuola pubblica ( progetti didattici, corsi di recupero, sostegno ai disabili, orari ridotti, carenze dei servizi ecc.) corrisponde uno spazio di manovra in più per tali istituti che forniscono a pagamento e spesso senza controlli adeguati , quello che ogni cittadino avrebbe diritto di avere dallo stato in maniera equa.


Valeria Ghiso

responsabile scuola provinciale di Savona di Rifondazione Comunista

Studenti savonesi in lotta