Il movimento e il contagio

Breve nota sul movimento spagnolo, finanza e rete.

19 / 5 / 2011

Breve nota sul movimento spagnolo, finanza e rete.


Barcelona, 19/05/2011


La seconda parte del diario economico-politico di Christian Marazzi segnala i social-networks come la nuova convenzione finanziaria, dopo l'esplosione della bolla delle dot.com nel 2001, oggi le reti sociali sono la nuova fonte di accumulazione dell'economia finanziaria. In queste reti il lavoro vivo viene messo a valore realizzando a pieno quello che viene definito capitalismo cognitivo. 


Affetti, relazioni, linguaggio sono messi a valore in tempo reale, ovvero la dimensione dell'immediato viene promessa a futuri profitti per i mercati finanziari. I casi evidenti di questo cambiamento sono evidenti nelle politiche di Google; o in quelle meno conosciute di Spotify laddove in Spagna  si fabbricano perfino automobili compatibili con questo archivio musicale on-line. Vediamo infatti anche dentro le politiche manageriali l'estendersi di metodi bottom-up per catturare in tempo reale gli aggiustamenti aziendali.  


Infatti anche Il giurista neoliberale Yochai Benkler aveva "intuito" la potenza della cooperazione sociale individuando nell'architettura 2.0 la nuova forma di produzione dove il lavoratore a tempo pieno produce e personalizza direttamente il suo consumo. Ma come ci suggerisce la preziosa analisi di André Orléan riprendendo l'articolo di Marazzi, il contagio nei mercati finanziari non ha oggetto mentre quello delle reti sociali ha come oggetto il corpo sociale.


L'aumento dell'accesso ai dispositivi capaci di navigare e il conseguente abbassamento dei prezzi ci consegna un'ipotesi che oggi vediamo tradursi in Spagna, la moltitudine ritrova dentro la rete il contagio della resistenza biopolitica e la sua organizzazione. A partire dall'analisi di Toni Negri e Michael Hardt fino ad oggi la rete svolge un ruolo fondamentale nella traduzione dello sciame in quello che é piú conosciuto come General Intellect. Quindi possiamo dire che il passaggio al biocapitalismo ci da una chiave di lettura interna e contraria al processo di accumulazione. 


Se i social-network sono il frutto dell'impossibilitá di catturare a monte il processo di produzione, quello che viene raccolto a valle quindi apre una linea di fuga per la sua resistenza, ossia quell'entropia negativa di cui Matteo Pasquinelli ci diceva nel suo intervento dell' incontro sui Digital Commons organizzato da UniNomade. Chi ha pensato in una alternativa nella rete, ricordo un progetto pioniero italiano isole nella rete o in Spagna il progetto di un facebook alternativo N-1,  ha tentato di costruire un fuori dove tutto invece é interno alla logica di produzione capitalista, che nella maggior parte dei casi cattura anche la sua critica. Con questo peró non dobbiamo confondere i piani contestuali di questi esperimenti che hanno contribuito sicuramente a estendere l'utilizzo della rete anche hai movimenti.


La conferma di questo oggi é piú che mai evidente, l'abbiamo visto in Iran, nei conflitti globali dell'università, nel Maghreb e oggi in Spagna laddove la rete ha svolto e svolge una funzione di contagio e di organizzazione, dove peró non vengono sciolti i nodi del politica ma dove il dissenso esplode inaspettatamente e apre una possibilità per la trasformazione dello stato di cose. L'utilizzo dei software, dei telefonini e delle tecnologie della rete ci apre uno scenario inedito, una volta imparata la lezione ora la si mette in pratica quotidiana, hic et nunc


Oggi migliaia di persone si riversano nelle piazze di circa sessanta cittá spagnole che sono ormai occupate da tre giorni, la proposta politica ancora ferma sulla protesta. Come si diceva sopra i nodi politici sono ancora lontani dal loro soluzione, in questo dobbiamo assumere il carattere molecolare dell'indignazione e l'articolazione delle singolarità nella loro differenza, dobbiamo essere all'altezza del divenire della lotta di classe nel suo senso trontiano, con la speranza che la moltitudine non perda di vista il suo potere costituente per restituirlo al mittente, il potere costituito.


#europeanrevolution  #spanishrevolution #italianrevolution #notenemosmiedo 



REFERENZE


http://uninomade.org/diario-economico-politico-primo-maggio/


Carlo Vercellone (ed.), Capitalismo cognitivo. Conoscenza e finanza nell’epoca postfordista, Roma, Manifestolibri, 2006.


A. Fumagalli, Bioeconomia e Capitalismo Cognitivo, Carocci, Roma 2008


Yochai Benkler, La ricchezza della rete: la produzione sociale trasforma il mercato e aumenta le libertà, Milano: Università Bocconi, 2007.


Antonio Negri, Michael Hardt, Moltitudine: guerra e democrazia nel nuovo ordine imperiale, Milano, Rizzoli, 2004.

AA.VV., Lessico Marxiano, Roma, Manifestolibri, 2008

http://matteopasquinelli.com/venezia-digital-commons