IL 1 OTTOBRE A ROMA ASSEMBLEA COSTITUTIVA DEL MOVIMENTO

Dobbiamo fermarli!

DALL'ASSEMBLEA DEL 1 OTTOBRE ALLE REALTA' LOCALI, PASSANDO PER LA MANIFESTAZIONE DEL 15 OTTOBRE A ROMA

Utente: valeriaghiso
2 / 10 / 2011

Il 1 Ottobre 2011 si è svolta  a Roma l'assemblea costitutiva del movimento "Dobbiamo Fermarli" lanciato da un documento a firma di 138 personalità e attivisti politici e sindacali, primo firmatario Giogio Cremaschi. L'assemblea a cui hanno partecipato circa 1200 persone ha dibattuto i 5 punti del documento iniziale , soffermandosi sullo stato delle lotte in Italia e le speranze tradite dei lavoratori specialmente dopo l'accordo del 28 giugno che ha aperto le porte alla macelleria sociale dei diritti. 

Gli avversari che abbiamo oggi di fronte sono Berlusconi con la sua classe dirigente e i poteri finanziari che dettano ai governi le condizioni per restare a galla in questo sistema economico che di fatto continua a favorire una casta di intoccabili e porta i cittadini e gli stati democratici alla fame.

Ci sono nel paese movimenti ed iniziative interessanti che testimoniano del risveglio dall'ubriacatura berlusconiana, come i No Tav, i movimenti per i beni comuni , il successo dei referendum. e' giunto il momento di coordinarci, di stare in piazza fino alla vittoria, di chiedere a gran voce che il debito che noi cittadini non abbiamo creato, ma abbiamo subito dai poteri forti , non lo vogliamo pagare: anzi noi siamo i loro creditori.

Innanzi tutto occorre far passare l'idea che la lotta all'evasione fiscale deve essere fatta seriamente contro i grandi evasori; che deve cessare ogni missione di guerra, che devono essere soppresse le grandi opere inutili , che i bilanci pubblici devono essere più trasparenti, ridotte le spese per la politica, e soprattutto va abolito il patto di stabilità, sciogliendo tutte le amministrazioni elettive che hanno contratto derivati a copertura del debito.

La lotta che dobbiamo intraprendere deve mettere al primo posto la lotta per cambiare il mondo del lavoro, eliminando la precarietà che di fatto ruba il futuro ai nostri giovani che si ritrovano con prospettive di vita talmente precarie da non poter essere minimamente programmate.

Quindi massima attenzione alle politiche ambientali, per i beni comuni, per lo stato sociale  e il diritto allo studio. Non vanno dimenticati i migranti , perchè i diritti devono valere per tutti e soprattutto essere una garanzia per i più deboli.

Ieri si è discusso il manifesto introduttivo, sta a noi nei territori far crescere questo movimento di indignazione attraverso tutte quelle iniziative che possono far discutere i cittadini, i lavoratori, gli studenti in modo da attivarsi in prima persona per rivendicare i nostri diritti e riprendere le redini di una democrazia che i poteri economici ci stanno togliendo.

La manifestazione del 15 ottobre sarà un momento importante di questa lotta che dobbiamo intraprendere a più livelli e con tante forze in campo. Quello sarà il momento fondante del movimento e non sarà che l'inizio!

Valeria Ghiso

Savona