Il fondatore dei movimenti di estrema destra partecipa regolarmente al convegno della Destra

Cosenza, arriva Tilgher, proteste e incidenti

Gli antifascisti respinti dalla polizia mentre tentano di entrare in Comune

Utente: tobbia
18 / 11 / 2010

Il Quotidiano della Calabria mercoledì 17.11.10

Antonio Morcavallo

Alla fine Adriano Tilgher è entrato al Comune di Cosenza e ha partecipato, come previsto, al convegno organizzato da La Destra. Ma per consentirglielo ci sono voluti i manganelli.

Per fermare i manifestanti antifascisti cosentini radunatisi attorno a Palazzo dei Bruzi è dovuta intervenire energicamente la Polizia. Dopo i cori e qualche fumogeno, infatti, il gruppo di circa 150-200 persone ha cercato
di raggiungere il presidiatissimo ingresso del palazzo comunale. Dagli spintoni ai calci alle forze dell’ordine si è passato alle manganellate e alla carica di respingimento degli uomini in divisa. Dai cappelli d’ordinanza, in pochi istanti, gli agenti, coordinati dal commissario capo Antonio Miglietta, e dal capo della Digos, Alfredo Cantafora, sono passati a caschi, scudi e manganelli e hanno respinto l’assalto. Istanti ad alta tensione, con alcuni ragazzi assiepati dietro il grande striscione “Cosenza Antifascista” contusi
e doloranti e alcuni poliziotti colpiti con calci agli stinchi. E ne fa  le spese anche il consigliere regionale Fausto Orsomarso del Pdl.

Alcuni manifestanti lo hanno spintonato e hanno cercato di aggredirlo, mentre cercava di raggiungere la sala del Comune. Solo l’intervento della Digos gli ha permesso  di raggiungere il convegno e salutare fraternamente, con baci e abbracci,  Adriano Tilgher.

Il raduno degli attivisti cosentini è iniziato intorno alle 17. E poco prima
delle 18, orario fissato per l’arrivo del fondatore del gruppo di estrema destra “Avanguardia nazionale”, sciolto nel 1976 per apologia  del fascismo (Tilgher finì in carcere), il gruppo ha iniziato a presidiare i due ingressi del Comune. Poi si sono tutti trasferiti su piazza de Bruzi. Ai
cori e agli slogan sono poi seguiti l’accensione di alcune torce e il tentativo di entrare nel Comune. Una torcia è stata lanciata contro il cordone di Polizia e diverse uova si sono schiantate contro le vetrate e la facciata di Palazzo dei Bruzi.

Poi i tafferugli e il ritorno alla manifestazione pacifica.
«Non siamo contro il partito La Destra, né contro il Pdl cosentino» ha urlato al megafono la piazza antifascista.
«Siamo contro un personaggio xenofobo e fascista come Tilgher e siamo contro Casa Poud e Forza Nuova che mai troveranno spazio a Cosenza».

In piazza tre generazioni di antifascisti.
Dai ragazzi più giovani ai padri, fino ai nonni, rappresentati dallo “storico” Antonio Salvatore Fiorino di Grimaldi. Senza la sua bandiera rossa, compagna di tante battaglie e manifestazioni, ma come sempre in
piazza. «Sono a lutto - ha detto il 75enne - per la morte di un nipote, ma non potevo non esserci». Al suo fianco l’ex deputato di Rifondazione comunista, Francesco Caruso, il responsabile di Sinistra Ecologia e libertà per l’Area Urbana, Antonio Curcio, il consigliere comunale di sinistra, Ciccio Gaudio, e i rappresentanti delle associazioni cittadine.

Nel salone di rappresentanza, invece, oltre all’ospite d’onore Tilgher, hanno preso parte all’incontro l’ex consigliere comunale della Fiamma, Roberto Bernaudo, Michele Arnoni, vicesegretario provinciale de La Destra, e Angelo Scognamiglio, docente Unical. “Invertiamo la rotta: dalle privatizzazioni allo stato sociale”, il tema del convegno.
«L’unica rotta che stanno cercando di invertire è quella della storia della dittatura fascista», il pacifico commento di uno dei manifestanti più attempati.