Cop15

Un fallimento annunciato?

19 / 12 / 2009

Cop15

Il misero fallimento di una grande speranza

“La dichiarazione finale di 25 paesi ricchi al vertice sul clima di Copenhagen è da considerarsi un disastro. La speranza di milioni di persone viene amaramente delusa.

Il documento politico, per il quale 25 paesi si sono accordati nella notte tra venerdì e sabato al vertice sul clima di Copenhagen, è una delusione enorme.

“L’Accordo di Copenhagen” non raggiunge l’obiettivo di dimezzare le emissioni di CO2 entro il 2050, né, tanto meno, una formula vincolante per attestare l’aumento della temperatura su un massimo di 2 gradi. L’obiettivo estremo del vincolo a 1,5 gradi non viene nemmeno più preso in considerazione. Anche l’intenzione originale, di mettere in agenda nuovi incontri per il 2010, dove firmare un patto per il clima vincolante, è stata annullata.

Debolissime dichiarazioni d’intenti anziché severi vincoli; questa dichiarazione è praticamente di valore nullo. Le promesse di fondi da parte dei paesi ricchi per i paesi in via di sviluppo contribuiscono minimamente quanto l’assenso cinese a farsi esaminare, in futuro, da organismi di controllo internazionale.

Come si è potuto arrivare a questo mesto epilogo pur partendo mossi dalle più alte speranze che hanno portato migliaia di dimostranti a Copenhagen? Fino all’ultimo gli osservatori hanno sperato in un esito positivo. La logica diceva chiaro e tondo che 130 capi di stato non avrebbero potuto incontrarsi per poi tornare a casa a  mani vuote.” […]

Liberamente tradotto da www.zeit.de 19.12.2009 articolo di Alexandra Endres

Forse è inevitabile farsi speranzosi ascoltando il beneficio del dubbio che dal nostro profondo bisbiglia a favore dei grandi della Terra in occasione di summit fondamentali, proprio come quello appena conclusosi miseramente a Copenhagen.

Eppure le premesse questa volta sembravano migliori di quelle dei routinari e farseschi G8/G20. Invece no, come al solito hanno vinto gli interessi particolari, come al solito alle buone intenzioni (tanto proclamate e gridate ai 4 venti) sono seguite le pessime decisioni. O peggio ancora le non-decisioni per mantenere un pericolosissimo status quo. La Cina è oramai svincolata dalle altre potenze e punta dritta solo ai suoi obiettivi, l'Europa vale meno di un barile di greggio o un punto di PIL, Obama si ferma ai proclami e si arrabatta per non fare la figura dell gigante impotente. Questo emerge da Cop15, il clima... NON PERVENUTO! Il summit è servito ad altro, a ribilanciare gli equilibri mondiali, a dimostrare come sia sempre e solo l'economia a dettare legge, anche di fronte ad un'incombente catastrofe planetaria.. ma finchè sarà Tuvalu a protestare.. nulla è cambiato, il vertice storico è stata l'ennesima farsa del potere. Ogni volta la speranza svanisce, e ci si rende sempre più conto che sul potere non si può fare affidamento, MAI! Ora solo noi, liberi atomi del pianeta, possiamo salvare il salvabile, con il nostro impegno diretto, con le nostre azioni quotidiane, con grandi campagne di sensibilizzazione. Chi doveva fallire, ha fallito.. a noi non resta che lottare, anche per loro.