Cyrano de Bergerac

Chi ama non dimentica. ti aspettiamo diego.

Viaggio nell'inferno di Poggioreale.

Utente: cirano
14 / 3 / 2010

Ed ora che la catena delle parole si stringe attorno al desiderio, la forma, il suono delle stesse, mi pare quasi prigione ed il silenzio evoca l'immagine di un prato. Le parole mormorate che riportano idee fisse. E' il movimento della nevrosi, desideri in forma di suoni mormorati che scagliati fuori rimbalzano contro le sbarre e tornano indietro. A Poggioreale i padiglioni hanno i nomi delle città. Strana geografia del dolore, eppure lì la geografia è ridotta a stanzoni dai colori sterili e lisergici. Immobile in una cella. In quel vuoto si incuba l'assuefazione. Quel vuoto è il luogo della battaglia interiore per la sopravvivenza. Le celle sono progettate per 4 persone, ma vi si concentrano 11 detenuti. Poggioreale poco più di mille detenuti come capienza ufficiale, ma ve ne sono rinchiusi in 2300. E' il giorno che iniziò e che non ebbe mai fine quello che vi sto raccontando. O forse è la notte che non si avvicendò mai al giorno. Al mattino il sogno gli si porgeva ancora d'innanzi caldo, mentre nello stanzone di 18 metri quadri in cui erano rinchiusi in 11 per 22 ore al giorno, il sole si introduceva dal finistrino inesorabilmente. D'estate, accappatoi usati come tendine avrebbero tentato di arginare la sua irruzione. Nell'angolo dello stanzone una cucina e dei pentoloni per potersi lavare. Strana metempsicosi in questa bolgia, l'idea fissa di reincarnarsi in un oggetto inanimato, per non provare più dolore. Anche un semplice mal di denti, non curato, può far impazzire. Nietzsche disse che "chi ha un motivo per sopravvivere sopporta quasi tutto", ed è così che vide uomini a sguardo basso, fisso al suolo, e con lemani dietro la schiena ogni volta che incontravano una guardia. Si racconta in giro la storia di un serpente che scivolò nella bocca e nella gola di un uomo che dormiva. Il serpente si impadronì dell'anima e del corpo dell'uomo e gli impose la sua volontà. Quando il serpente se ne andò l'uomo provò l'infinito senso di vuoto che prova colui al quale hanno rotto la volontà. Eppure ancora più folle è la dimenticanza. Un uomo libero un giorno si svegliò ed aveva dimenticato ogni cosa. Ma nulla è più presente di ciò che si cela dietro un'amnesia. E così i fantasmi di chi soffre tornarono spesso a tirargli le orecchie. Un ultima cosa: chi ama non dimentica. Ti aspettiamo Diego.