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Autoproduzioni pirata! Bozza di un non-manifesto di un progetto in divenire.

12 / 1 / 2010

nei prossimi mesi sta arrivando....
cosa?!?!

ecco a voi una piccola anticipazione non esauriente di un corpo magmatico che è simile ad un cerchio senza centro e con la circonferenza ovunque...

è nel grembo della strada che sta partorendo una nuova idea di vivere la città, quest'idea, anzi queste idee hanno i piedi sul cemento ma lo spirito, l'anima e le intelligenze sono nel cuore aperto delle tecnologie multimediali.
vogliamo sperimentare nuovi linguaggi di comunic/azione partendo da quelli che quotidianamente usiamo, cimentandoci nella contamin/azione reciproca per isituire delle conoscenze e dei saperi vivi in comune.
cooperazione, messa in rete, sviluppo dal basso, di tutte le tecniche artistiche, politiche, sociali, creative che vivono nelle città di sotto, ragantele sovversive che rifiutiano la mediazione dei contenuti e delle pratiche stesse delle cre(azioni).

vivere l'esistenza in maniera altra per noi è arte, l'arte dell'esistenza risiede nei comportamenti e nelle azioni che essa stessa decide di impiegare. crediamo che non esista una maniera univoca di attraversare il nostro pianeta, anzi, pensiamo come gli zapatisti, che viviamo un mondo che contiene tanti mondi e da questa visione di fare società...e ovviamente di fare mondi che partiamo per avventurarci in un sentiero nuovo.

ricerca e studio collettivo, comunità aperte che costruiscono spazi pubblici, zone temporaneamente o permanentemente liberate, che attraversano il cemento urbano e il cyberspazio. vogliamo trasformare il tempo e lo spazio. vogliamo emanciparli dalla società dei consumi, fare cortocircuitare il presente tenendo in una mano il cavo dell'arte liberata(di tutt@,per tutt@,spogliata dalla tecnica come dogma e vissuta come ricchezza da mettere in comune e in rete), nell'altra quello del conflitto per la riappropriazione dei bi/sogni.

reciprocità contagiosa per la ripresa dell'inform/azione, della cultura, dei saperi, del territorio, della vita liberata dal ricatto della precarietà. la gioia e la rabbia ci regalano strumenti democratici per interpretare la realtà e modificarla. vogliamo entrare dentro la linearità del comando per mandarlo in tilt, sabotarlo facendolo impazzire come impazzice un vinile mentre un dj scratcha. far cascare il dominio, ed eliminare la proprietà sulla cultura attraverso la cultura stessa, allargandola a tutt@, rendendola realmente pubblica, operando come medici post-moderni dentro-sui-con i robot, come quando abbiamo per le mani un giocattolo degli anni '80 e moduliamo il suono con il circuit-bending! i nostri suoni saranno assordanti alle orecchie di chi detiene i circuiti della produzione seriale di una non-cultura dominante.

l'irriverenza ci piace e la vogliamo sfoggiare sempre dinnanzi al potere, vogliamo decostruire il presente che ci hanno propinato e mentre lo facciamo vogliamo anche divertirci, sì, siamo fatti così! vogliamo saltare e zompare dappertutto, lasciare il segno dell'arrivo della discontinuità con quello che esiste, vogliamo ribaltare i non-luoghi e farli diventare delle insegne con significati significativamente insignificanti e poi stare lì a guardare e ridere per tutto il tempo necessario che ci consente di fumare una sigaretta e nuovamente zompare in un'altra zona proprio come fa un writer dopo un bel pezzo su un treno, sfuggenti ma sempre ovunque.

la nostra strategia è la ricerca costante dentro le cose che viviamo, vogliamo creare autonomia e rivendichiamo il nostro ruolo di media, dileggiamo il mainstream catapultandoci al suo interno dentro capsule pirata per incepparlo. ubriachiamo il sistema giocando con le parole, che insieme alle nostre capacità e conoscenze cognitive sono le nostre armi, siamo la sinfonia di un beat-box e di un rapper per strada che sgretola e disarticola l'assolutismo delle false verità veicolate dal potere.

non siamo futuristi perchè il futurismo è già passato, non siamo avanguardisti perchè speriamo di superarci, non siamo dadaisti perchè Dada ci aspetta a pranzo e non vuole, non siamo con il gruppo di fluxus perchè sono neodadaisti e noi non siamo nè post,nè ex, nè neo,ecc.
noi, insomma, siamo quello che facciamo e potete darci qualsiasi nome, basta che non sia già esistente!
ah, se da domani inizierete a notare qualcosa di strano, diverso, di assurdo o di folle per le strade, in rete, nel vostro palazzo e ovunque voi siate...non preoccupatevi, siamo ufo ma veniamo in pace!

www.piratidellerisaie.tk

pasotek!

treno pirata binari inter-rotti