Armi ad
alta tecnologia in Italia: una realtà ufficiale confermata dalla normativa in
vigore,
articolo di Patrizia Cordone.
La declaratoria ufficiale di tutte le armi ad alta tecnologia inclusi i sistemi di spionaggio militare previsti dal d.m.13.6.2003. Rassegna stampa ragionata degli avvenuti usi ed abusi in situazioni di guerra, rischio di commerci illegali e di impianti non consensuali da procedure illecite: eventualità indirettamente confermate da testate ufficiali autorevoli, persino filogovernative.
A volte, per esigenze di salute ci si sottopone a
cicli di terapia antalgica ed antinfiammatoria di laser, tens, ultrasuoni ed
onde d'urto, se per intensità oppure per frequenza (sono due valori totalmente
differenti) si incrementa la potenza, per quanto di poco ed in sede medica con
l'opportuna strumentazione finalizzata a tal uopo, il dolore si manifesta
ferocemente. Pertanto ed in questi casi i fisioterapeuti e gli infermieri
"abilitati" professionalmente regolano sempre con vigile scrupolo ed
attenzione le modulazioni da "programmare" nella macchina. Inoltre la
diversificazione della modulazione è tarata sulla tipologia del disturbo di salute
e sulla tolleranza del paziente. Ancora maggiore è lo scrupolo adoperato per le
applicazioni di onde d'urto, che vengono eseguite solo ed esclusivamente dal
personale medico specializzando oppure specializzato.
Di contro pulsazioni a propulsioni alternate, elettrificazioni, dolori
brucianti e puntori, persino anche indotte alterazioni del ritmo cardiaco,
apnea notturna, infiammazioni, infezioni e molto altro, sono sintomatologie
dell'uso offensivo di tali risorse, cioè laser, ultrasuoni, onde e molto altro,
di armi in funzioni elevate sia per potenza che per frequenza.
Armi, che utilizzano a fine offensivo le risorse citate, esistono, se ne ha
conferma in Italia dal Decreto del 13 giugno 2003 intitolato "Approvazione
del nuovo elenco dei materiali d'armamento da comprendere nelle categorie
previste dall'articolo 2, comma 2, della legge 9 luglio 1990, n. 185",
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 25 luglio
2003, N. 119, il cui testo consta di ben settanta pagine riportanti descrizione
della tipologia fino alla robotica. Il decreto in essere veniva firmato da:
on.le Martino, Ministro della Difesa; on.le Frattini, Ministro degli Affari
esteri; on.le Pisanu, Ministro dell'Interno; on.le Tremonti, Ministro
dell'Economia e delle finanze; on.le Marzano, Ministro delle Attività
produttive (1).
Tipologie, usi, abusi e danni
Nell'allegato 39 bis del suddetto decreto compaiono alcune trattazioni
interessanti riguardanti gli agenti tossici chimici oppure biologici cap.7,
pagg.17-18; le apparecchiature elettroniche cat.11, pag.29; armi ad energia
cinetica cat. 12, pag.30; apparecchiature per la visione cat. 15, pag.33,
sistemi d'arma ad energia diretta cat.19, pag.38; robotica pag.46, ect. E'
quindi un dato di fatto, che tale tipologia di armi esistano; così come le loro
versioni portatili finanche commercializzate su internet, giacché la versione
primaria è più ingombrante; inoltre, ed anche purtroppo, è un triste dato di
fatto, che garantiscono l'impunità ai suoi possessori, ai suoi utilizzatori ed
ai ....padroni di casa, giacché queste armi agiscono "through wall"
ovvero attraverso le pareti.
I danni fisici inferti sono gravi ed infidi, poiché talune di esse
agiscono attraversando la superficie della pelle, senza lasciare alcun danno né
segno visibile, fiondando direttamente l'interno dell'organismo. Inoltre è
tuttt'altro né verosimilmente escludibile il commercio illegale di tali armi da
parte della criminalità organizzata nostrana, di cui autorevolmente riferisce
il periodico on-line "Gnosis - Rivista Italiana di Intelligence del
Sisde", con gli articoli "Le caratteristiche della criminalità
informatica: profili nazionali ed internazionali", di Carlo Sarzana di
Sant'Ippolito (2); "Cyberlaundering - Il riciclaggio del terzo millennio",
di Umberto Rapetto (3).
Seppure parzialmente, essendo aggiornato al novembre 2001, dei danni procurati
da tali armi, oltre che di altro, documenta un libro "Le nuove
guerre" , curato da Umberto Rapetto e Roberto Di Nunzio, edito dalla Bur
Rizzoli Rcs libri. Un breve inciso su uno degli autori: Umberto Rapetto è stato
colonello della Guardia di Finanza, alla guida del Nucleo Speciale Frodi
Telematiche, oltre che giornalista ed impegnato in molte altre attività, tra
cui la docenza universitaria (4 e 5). Nel descrivere tali armi, considerate
generalmente "non letali", lui dissente e riproduce su schema alcuni
degli effetti inferti nell'organismo. Altro argomento trattato nel capitolo
"Il cervello nel mirino" pertiene il controllo mentale ed il lavaggio
del cervello comunemente denominati "mind control", mentre il secondo
"brainwashing": ne vengono descritte le tecniche di manipolazione
mentale contro la volontà del soggetto, in contraddizione alle sue convinzioni
morali; i metodi usati e le dinamiche di azione, nonché i mezzi. Va precisato,
che il testo è ormai fuori commercio ed è acquisibile attraverso il prestito
bibliotecario anche interregionale.
Sull'uso corrente delle armi ad alta tecnologia va menzionato anche un
articolo, ancora rintracciabile attraverso internet, scritto da Federico Dal
Cortivo e pubblicato da "Il Sole 24 Ore" il 30 maggio 2010 (6). In
sintesi e schematicamente ecco gli argomenti trattati: 1) il ricorso a tali
armi nel Vicino Oriente; 2) analisi portata a termine dal Dipartimento alla
Difesa Usa sulle reali esigenze d'uso di tali armi; 3) armi a colla già
utilizzate in Somalia nell'operazione "Restore hope" nel 1995; 4) uso
del laser a puntamento; 5) armi acustiche utilizzanti gli ultrasuoni offensivi
dei centri d'equilibrio dell'organismo; 6) armi a radiofrequenza usanti
radiazioni elettromagnetiche in grado di procurare attacchi di epilessia; 7)
basse frequenze capaci di produrre istamina da parte delle cellule cerebrali
con l'esito di indurre stato di sonnolenza oppure sonno profondo; 8) ads -
active denial technology in grado di bloccare accessi stradali; 9) studi in
corso sull'uso del laser-plasma compromettente la funzionalità di un motore
d'auto; 10) laser ultravioletti paralizzanti esseri umani; 11) armi a microonde
causanti danni permanenti fisici fino al sistema immunitario: 12) la realistica
possibilità dello studio, dello sviluppo e del ricorso a tali armi "in
barba ai vari trattati e convenzioni internazionali".
"Minaccia virtulale, pericolo concreto", a firma di Umbero
Rapetto, è il titolo di un articolo apparso nel gennaio-aprile 1997 (7)
sul periodico on-line del Sisde "Gnosis", i cui argomenti principali
trattati pertengono: 1) il remote crime ed il cybercrime sono due realtà
seriamente preoccupanti, in quanto i delitti possono essere compiuti da un
luogo differente da quello in cui si manifestano ed in questo modo la
criminalità si pacifica in questo nuovo mondo reso possibile da reti
telematiche e connessioni virtuali, in entrambi i casi l'impunità sarebbe
assicurata; 2) armi a radiofrequenza (Rfw radio frequency weapons) ed armi ad
emissione mirata di energia (Dew directed energy weapons) capaci di bloccare
auto ed apparati in funzione. Sempre dalla stessa autorevole rivista del Sisde
rimarchevoli sono altri articoli, prima di affrontare la grave violazione delle
tecniche di manipolazione e condizionamento mentale, peraltro in modo
fraudolento sulla vittima prescelta ed inconsapevole.
Tecniche invasive
Nel 2009, nell'articolo intitolato "La biometria a difesa
dell'identità" (8), l'autore Antonio Teti scriveva tra l'altro:
"la ricerca ... ha come obiettivo quello di creare uno scanner in grado di
analizzare gli schemi delle attività cerebrali dell'uomo ..: identificazione
dell'individuo... e i livelli di alcuni parametri riconducibili alle funzioni
cerebrali (paura, eccitazione, stanchezza, ect.)" . più avanti spiegava,
che alcuni volontari si erano sottoposti a dei test "grazie a particolari
strumenti" misurando in tal modo l'attività elettrica del cervello. Poi,
tutti i dati acquisiti venivano memorizzati all'interno di un Rfid - radio
frequency identification, ovvero microprocessori impiantati nei volontari ...
per sperimentazioni sull'identificazione facilitata. Quale commento urgente
insorge il grave problema delle violazioni dei propri dati, da chi è detentore
di un sistema di decodifica dei dati contenuti nello stesso microprocessore.
In un altro articolo scritto dallo stesso autore e pubblicato nel 2008 ancora
su Gnosis, dal titolo "Microchip nel cervello - privacy a rischio"(9)
l'esordio dell'esposizione riguarda il tema della comunicazione con il pensiero
e la lettura del pensiero, più avanti riferisce di studi applicati alla ricerca
per la codifica delle onde Emf (electromagnetic frequencies) generate dal corpo
umano ed intercettabili con strumentazione adeguata. Per tali studi sarebbero
stati sperimentati dispositivi innovativi come l'Emf brain stimulation, il
Remote neuronal monitoring (Rnm) e l'Electronic brain link (Ebl). Precisa, che
l'Emf è stato progettato per gli studi neurologici, quindi in campo medico.
Tali esiti di ricerche sono state classificate dalla Nsa come radiazioni
intelligenti meglio identificate come "informazioni elettromagnetiche
involontarie e diffuse nell'ambiente non radioattive o nucleari".
Tale dispositivo, qual è l'Emf, opera su una banda di frequenza interagente con
il sistema centrale dell'uomo; inoltre parrebbe, che dal punto di partenza
medico, foriero di tali ricerche, l'applicazione di questo sistema abbia
trovato applicazione da parte dell'Aeronautica militare statunitense per la
ricognizione del campo di battaglia nel corso della campagna irachena! Si
ribadisce e si sottolinea: da uno studio medico ad un'applicazione militare.
Il Remote neural minitoring (Rnm) lavora in sinergia con l'Emf al fine
di decifrare il pensiero umano. L'autore rimarca quanto segue:
"considerato che un pensiero generato dal cervello utilizza campi
bioelettrici, è possibile attivare degli analizzatori di segnali
elettromagnetici che possono consentire la traduzione in linguaggio verbale del
pensiero. Non solo! Il sistema Rnm è in grado di inviare segnali codificati
anche alla corteccia uditiva del sistema nervoso in modo da permettere, ad
esempio, la trasmissione audio senza l'ausilio dell'orecchio (comunicazione
diretta con il cervello)". Al termine viene riportato un utile schema di
funzionamento dell'Emf brain stimulation. In chiosa rileva il rischio, che tale
tecnologia possa cadere nelle mani sbagliate per usi criminali.
Altro articolo del medesimo periodico e dello stesso autore, dal titolo "La
persuasione nell'era digitale" analizza le fasi di condizionamento
psicologico sociale messe a punto da uno studioso statunitense del Department
of Psychology della Central Washington University.
In internet è già disponibile n elenco dei brevetti statunitensi (10) afferenti
microdispositivi oppure biochip inseribili, meglio dire impiantabili
fraudolentemente nell'organismo umano ed atti a modificare gli stati della
coscienza umana, come la percezione, la memoria, la sessualità ed altro, anche
in stato di deprivazione sensoriale esistono e da tempo. La lettura è
terrificante, perché se esistenti, di contro sono del tutto ignoti i protocolli
medici seguiti a tutela dei malcapitati ed affatto volontari pazienti. Va
precisato, che le dimensioni di un biochip non raggiungono quelle di un chicco
di riso... quindi non facilmente individuabile ad occhio.
Mass media e deontologia medica
Una breve carrellata sull'argomento trattato dagli organi di stampa più
comuni lascia scorgere dell'ordinarietà dell'argomento "uso dello studio
del cervello" e degli apporti tecnologici in sede protesica:
- come funziona il cervello, su Focus 2001;
- il computer ci riconosce dalla voce, su Focus;
- gli straordinari poteri dell'intuizione, su Focus luglio 2010;
- l'età bionica, la fusione tra uomo e macchina, su National Geographic,
gennaio 2010 (11) (riguardo questo articolo non può sfuggire all'attenzione la
pagina illustrante "l'orecchio connesso", essendo esaustiva e
chiarificatrice dei microscopici impianti nonché delle loro componente
all'interno della testa);
- così il cervello comunica dal coma, su La Repubblica, 5 febbraio 2010 (12).
Sullo studio del cervello si moltiplicano gli ambiti e gli sconfinamenti ... lo
stesso valga per il tentativo di fare informazione scientifica attraverso la
stampa: certo, non è questa la sede per analizzare il rapporto tra scienza e
vera informazione, semmai l'intento è quello di fornire squarci di visione
coerenti al presente articolo, nella trattazione difficile e controversa di
temi etici.
Sul settimanale "A" del 6 maggio 2010 appariva un articolo sul data
mining, ovvero il ricorso allo studio dei sistemi algoritmici per la previsione
degli atteggiamenti e comportamenti umani; di tale nuova specializzazione
esiste già tanto di disciplina che di cattedra, il cui titolare è Fabio Nalucci
all'università di Milano (13). Tutto ciò è di grande utilità per la pubblicità
ed il marketing, seppure l'ambito originario di applicazione sia stato quello
del crime prevision, ovvero previsione del crimine.
Anche in questo caso però ci si pone di fronte alla violazione del principio
della privacy, con un dettaglio ed un interrogativo fondamentale: si è giunti a
tali esiti di studi attraverso quali protocolli sulle cavie? Da porsi è lo
stesso quesito per gli altri due esiti scientifici, di cui si ha notizia il 12
marzo 2010, il 21 maggio 2010 ed il 16 gennaio 2010.
Ancora prendendo spunto dal sopramenzionato libro "Le nuove guerre"
di Umberto Rapetto, più precisamente dal capitolo "Il cervello nel
mirino" si descrivono le tattiche utilizzate per minare
l'autodeterminazione e la volontà della persona attraverso modalità
coercitive improntate all'insegna della più assoluta violenza, con modalità e
tappe progressivamente più invasive della sfera individuale e lesive del suo
codice morale. Di fatto si tratta di programmi per modificare i comportamenti
del soggetto preso di mira: questo è il "mind control", il controllo
della mente. Age regression, amnesia ipnotica, sleep deprivation sono soltanto
alcuni dei metodi usati a tal uopo ed in una complessa sinergia di mezzi
sofisticati, che include armi psicotroniche, droghe e .... totale perdita di
consapevolezza del malcapitato. Nel sopramenzionato elenco dei brevetti si
implicita tale ricorso al condizionamento mentale.
E poi il cervello umano è sensibile alle onde elettromagnetiche di bassissima
frequenza, cioè può essere alterato mediante variazioni di frequenze: microonde
elf (extremely low frequency), vlf (very low frequency) ed lf (low
frequency). A tale riguardo, tutt'altro che impossibile è la rilevazione delle
correnti elettriche circolanti attraverso i neuroni del cervello, l'induzione
di altre correnti per alterare le funzioni cerebrali tutte e/o anche
temporaneamente (le ricerche pertinenti le neuroscienze sono spregiudicatamente
molto più avanzate delle sparute e talvolta persino ridicole notiziole a mezzo
stampa) non è un tabù. Supporre un meccanismo di interferenza costruttiva,
ovvero la creazione artificiosa di campi elettromagnetici idonei a captare le
onde cerebrali e/o ad interferire con esse è più che realistico, anche
scoprendo prese ed interruttori in casa della vittima predestinata e porre
nelle immediate vicinanze "ponti" stabilizzatori per fermare e
confermare le frequenze siano esse naturali, che indotte oppure interferite.
Ancora, per psicotecnologie si intendono quei sistemi usati all'accesso diretto
al subcosciente, per esempio lo psico-zond si basa sull'analisi matematica del
comportamento di un individuo e delle sue risposte fisiologiche conseguenti a
dei stimoli semantici presentati allo stesso e tuttavia non percepiti a livello
conscio; la psicocorrezione è la modifica coercitiva del comportamento del
soggetto scavalcandone la volontà e la consapevolezza, includendo l'ingiunzione
di comandi imperativi. Tutto ciò avviene in assenza di veglia e di
consapevolezza della vittima, in concomitanza di abusi fisici, in sede
chirurgica e persino con violenze anche sessuali, strutturati al programma
cosiddette di controllo mentale.
Un esempio estremo di quanto descritto è il caso di Carole Rutz, una tra le
migliaia di vittime di programmi di "modifiche comportamentali"
indotte con mezzi e metodi affini a quelli sopradescritti, dalla stessa narrato
nel suo libro "A nation betrayed" (14).
Tortura e commercio illegaleLa riferita esposizione descrittiva non vuole nè può esser esaustiva
per molte ragioni, la cui principale è l'immenso "parco" tecnologico
utilizzabile per perpetrare abusi di baria specie a danno della salute, la cui
insorgenza improvvisa di gravi patologie è esponenziale; nè le innovazioni
vengono sempre portate a conoscenza dell'opinione pubblica dati gli
incommensurabili interessi economico-finanziari e l'illegalità delle procedure
adottate con le sperimentazioni. A tale proposito sono meritevoli d'attenzione
più che dovuta due notizie pubblicate qualche tempo fa': la prima riguarda
proprio "la messa in guardia" del nostro Ministero degli interni su
ricerche (15) scientifiche dell'attività psichica svolte da Antonio Mereghetti,
fondatore di Ontopsicologia, che è stato indagato dal Dipartimento di Pubblica
Sicurezza italiano; mentre l'altra notizia afferisce ad un rapporto del 18
marzo 2010 elaborato da Amnesty International in cooperazione con Omega
Reasearch Foundation(16 e 17), centro studi specializzato, che ha reso noti la
vendita ed il commercio illegali di strumenti di tortura, con il coinvolgimento
di alcuni paesi, inclusa l'Italia.
articolo di Patrizia Cordone, , 9 aprile 2015
note:
1)
http://www.gazzettaufficiale.biz/atti/2003/20030171/03A07540.htm
2)
http://gnosis.aisi.gov.it/sito%5CRivista12.nsf/servnavig/7
3)
http://gnosis.aisi.gov.it/sito%5CRivista14.nsf/servnavig/6
4)
http://it.wikipedia.org/wiki/Umberto_Rapetto
5)
http://www.ilfattoquotidiano.it/blog/urapetto/
6)
http://italian.irib.ir/analisi/commenti/item/81845-armi-non-letali-nuove-
tecnologie-al-servizio-delle-guerre-usa?tmpl=component&print=1
7)
http://gnosis.aisi.gov.it/sito%5CRivista7.nsf/servnavig/5
8)
http://gnosis.aisi.gov.it/Gnosis/Rivista21.nsf/servnavig/11
9)
http://gnosis.aisi.gov.it/gnosis/Rivista17.nsf/ServNavig/17
10)
http://patft.uspto.gov/netacgi/nph-Parser?Sect1=PTO1&Sect2=HITOFF&d=PALL&p=1&u=%2Fnetahtml%2FPTO%2Fsrchnum.htm&r=1&f=G&l=50&s1=4,717,343.PN.&OS=PN/4,717,343&RS=PN/4,717,343
11) http://www.repubblica.it/salute/medicina/2010/01/13/news/l_eta_bionica_la_fusione_tra_uomo_e_macchina-5584675/
12)http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/02/05/cosi-il-cervello-comunica-dal-coma.html
13)
http://www.utetuniversita.it/catalogo/scienze/business-intelligence-crm-e-data-mining-2556
14) http://my.dmci.net/~casey/
http://www.whale.to/b/rutz.html
15)
http://onto.provocation.net/min-it.htm
16)
http://www.vita.it/non-profit/ong/torture-business--anche--italiano.html
17)http://www.amnesty.org/en/library/asset/EUR01/010/2010/en/8591b37c-f41f-45d5-a09e-e01736526317/eur010102010en.html