Ora scrivo.
Non sono un divo.
Non sono un eroe.
Non sono un personaggio.
No.
Non lo sono.
Io sono.
Sono perchè oso.
Sono perchè sogno.
Oso nel sogno.
Sogno nell'osare.
E penso.
Penso all'essermi abbandonato, in tal notte senza tempo, alle tue braccia.
Penso all'essermi svegliato e ritrovato tra le tue braccia.
Abbandonarsi per ritrovarsi.
Perchè deve esistere la burocrazia?
Potrebbe esser tutto più semplice in tal mondo.
Vivi d'amore.
Vivi nell'amore.
Vivi selvaggiamente e perdutamente senza tempo.
Vivi.
Vivi.
E' cosa ardua pretendere la vita?
E' cosa ardua pretendere di vivere?
Eppure esiste la burocrazia.
Madre della democrazia.
Padre del capitale polizia.
Io non sono figlio della burocrazia.
Io sono figlio del mare.
Ho i piedi bagnati dalle acque del mare.
Parlo con il mare.
Gioco con il mare.
Mi disseto con il mare.
E soffro.
Ma non piango.
Perchè sarebbero gocce di vita destinate a perdersi nella profondità del mare.
Ed io voglio amare.
Ed io voglio.
Voglio amare il mare.
Ma in questo momento, penso.
Penso alla vita.
E
altro non desidero che abbandonarmi, in tal notte senza tempo, tra le
tue braccia, e svegliarmi per ritrovarmi ,sì ancora ed ancora tra le tue
braccia.
Vita.